Un mese fa avevo lanciato un avviso pubblico. Camilla, la badante polacca che nel maggio scorso aveva denunciato i gravi fatti avvenuti nella casa famiglia di via Cesarea a danno di un ospite di 94 anni, si trovava in difficoltà, essendosi licenziata da quel posto per tale causa.
Era arrivata in Italia con una laurea in economia, seguendo una zia che già lavorava a Ravenna come badante, ma con la volontà, quasi una vocazione, di assistere essa stessa le persone più bisognose di cure e di sostegno. Per 10 anni lo aveva fatto al loro domicilio, poi era entrata in quella casa famiglia come dipendente.
Del caso si è interessato il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi: “Dai vari contatti che ho potuto attivare e stabilire, è arrivata la soluzione più auspicata da Camilla. Da lunedì scorso è stata assunta dalla cooperativa sociale ASSCOR di Ravenna, operante nei servizi per disabili e anziani. Non avendo un titolo professionale specifico, la qualifica contrattuale è di operatore non qualificato. Continuando a lavorare in questa cooperativa, potrà però frequentare il corso da operatore socio-sanitario (OSS), che le darà modo di esprimersi più compiutamente in questa attività. Ha iniziato presso la casa residenza per anziani Garibaldi, in via di Roma, a Ravenna, dove l’ha subito riconosciuta un’ospite proveniente dalla stessa casa famiglia di via Cesarea. Meglio di così non poteva trovarsi.
Augurandole un seguito sereno e soddisfacente, devo ringraziare, per la loro sensibilità e disponibilità, quanti mi hanno contattato per offrirle un lavoro, magari occasionale o in prospettiva futura, e naturalmente ASSCOR”.