Nuovi datori di lavoro denunciati in provincia di Ravenna per aver impiegato nelle proprie aziende dipendenti “in nero”, nemmeno in regola con il permesso di soggiorno sul nostro territorio. Due i casi scoperti dall’Ispettorato del Lavoro durante alcune verifiche svolte, come di consueto, a fianco dei colleghi dell’Azienda Sanitaria della Romagna.
Il primo caso riguarda un uomo assunto come bracciante in un’azienda agricola, al lavoro con altre 5 persone per la raccolta della frutta, tutti provenienti da Paesi del nord Africa. L’uomo attenzionato dagli Ispettori del Lavoro però era beneficiario solo di un permesso per protezione internazionale, rilasciato da poco tempo, ed era quindi stato assunto in maniera illegale, poiché per il momento non ancora occupabile, sprovvisto anche del permesso per motivi di lavoro. Una condizione che però non ha fermato il datore di lavoro.
Il secondo caso invece è stato scoperto in un’officina meccanica, dove un altro migrante era stato assunto senza rispettare le leggi. Anche in questo caso il richiedente protezione internazionale non era ancora stato regolarizzato per poter essere adibito all’attività lavorativa, pertanto è stato assunto “in nero”.
Entrambi i datori di lavoro sono stati denunciati.