“Lunedì 2 Maggio i vertici della Versalis hanno annunciato che dal 9 maggio inizieranno le operazioni perla fermata degli impianti cracking e aromatici situati nello stabilimento di Porto Marghera. Si tratta di una decisione non certo inaspettata, poiché già da mesi l’Azienda aveva annunciato questa intenzione, nonostante i dubbi e le perplessità espresse dalle OO.SS. in merito agli effetti potenzialmente pesanti ed irreversibili sul futuro dei siti produttivi, e non solo dell’area padana.
Ciò che provoca particolare disappunto è l’ostinazione di Versalis di fronte alle ripetute richieste delle parti sociali per un ampio confronto tecnico e la mancata convocazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, del tavolo previsto ad hoc per discutere e sottoscrivere il protocollo per la gestione della fermata dell’impianto delcracking, necessario per definire e mitigare gli impatti che tale chiusura determinerà sullo stabilimento veneto e sulle forniture di materie prime per gli impianti di Ferrara, Mantova e Ravenna.
In questo momento, la nostra piena solidarietà va non soltanto ai colleghi di Porto Marghera ma a tutti i lavoratori del settore, Versalis e non, che loro malgrado si trovano per l’ennesima volta nel limbo di un futuro caratterizzato da poche certezze.
Come ribadito anche dall’Assessore regionale allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Vincenzo Colla, nell’incontro tenutosi il giorno 3 maggio in Regione, mai come in questa fase storica il nostro Paese avrebbe bisogno di costruire in maniera forte e credibile le condizioni per uno sviluppo sostenibile che, come le OO.SS. hanno più volte affermato, non può limitarsi ad impegni generici, mirati a cancellare l’esistente senza avere quantomeno posto le basi per lo sviluppo forte delle produzioni future.
Questo è ciò che si deve fare se non si vuole correre il rischio che gli effetti della ormai non più rimandabili trasformazioni rendano necessario il ricorso a politiche assistenzialiste per mitigarne i danni a livello economico e sociale.Le OO.SS. ritengono che il Governo, di concerto con le parti sociali, debba definire e proteggere quelli che sono i settori strategici. Tra questi, senza dubbio, il settore energetico e la chimica, entrambi fondamentali per vincere le sfide della transizione ecologica.
È evidente che ENI e Versalis rivestono un ruolo decisivo e che per tanto abbiano delle precise responsabilità nella costruzione di un futuro per l’energia e per la chimica in Italia, condividendone la elaborazione con le Istituzioni e le parti sociali, sia sui territori che a livello nazionale.
I recenti sconvolgimenti geopolitici, in ultimo la guerra in Ucraina, impongono a tutti la responsabilità di fare scelte rapide, chiare e robuste dal punto di vista tecnico, in grado di mettere insicurezza in assetti economici e sociali del Paese.
Come OO.SS. ci attiveremo per promuovere e moltiplicare il più possibile le occasioni di informazione e confronto su questi temi, sollecitando la rapida ripresa delle trattative al MISE, con il coinvolgimento dei massimi livelli istituzionali.”
Segreterie Territoriali di Ravenna FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – UILTEC UIL