“Come Anci e Upi – dichiara Michele de Pascale sindaco di Ravenna e presidente nazionale di Upi – abbiamo sottoscritto un accordo per il rinvio delle quote capitali dei mutui, come quello siglato con Cassa depositi e prestiti, anche con l’Associazione Bancaria italiana.
Auspicando in un’ampia adesione degli istituti di credito, questi due provvedimenti potranno significare un sollievo molto importante nel bilancio di Comuni e Province che evidentemente saranno colpiti fortemente da riduzioni di imposte e tariffe.
Questi accordi consentiranno alle Province e ai Comuni di poter mettere in campo azioni forti di sostegno alle imprese, a cittadini e famiglie, senza dover bloccare gli investimenti pubblici e permetterci di concorrere al rilancio dell’economia.
In particolare voglio ringraziare il Presidente Antonio Patuelli per la sensibilità e la celerità con la quale ha risposto al nostro appello”.
Di seguito la notizia pubblicata sul sito di Anci
Accordo tra Abi, Anci e Upi per la sospensione della quota capitale dei mutui
ABI, ANCI e UPI hanno sottoscritto ABI, ANCI e UPI hanno sottoscritto un Accordo per la sospensione per un anno della quota capitale dei mutui dei Comuni e delle Province. I Comuni e le Province potranno chiedere alle banche, che aderiranno all’Accordo, la sospensione per un anno della quota capitale delle rate dei finanziamenti che scadono nel corso del 2020. In questo modo i Comuni e le Province potranno disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19.
L’Associazione Bancaria Italiana, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e l’Unione Province d’Italia hanno, infatti, sottoscritto nella giornata odierna l’Accordo che prevede, tra l’altro:
– la possibile sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere in scadenza nel 2020, per un periodo di sospensione di 12 mesi;
– che non siano modificate le condizioni economiche previste contrattualmente (il tasso di interesse al quale viene realizzata l’operazione di sospensione è quello originariamente previsto nel contratto e le banche aderenti non applicheranno alcuna commissione all’operazione di sospensione);
– che gli interessi maturati nel periodo di sospensione siano corrisposti alla banca alle scadenze contrattualmente previste;
– che al termine del periodo di sospensione, la banca estenda la durata del piano di ammortamento originario di 12 (dodici) mesi.
L’Accordo si applica ai Comuni, alle Province e agli altri enti locali che intendono aderire: città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni e consorzi fra enti locali.
Nell’Accordo è previsto che le banche possano applicare misure di maggior favore per gli enti locali rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso.per la sospensione per un anno della quota capitale dei mutui dei Comuni e delle Province. I Comuni e le Province potranno chiedere alle banche, che aderiranno all’Accordo, la sospensione per un anno della quota capitale delle rate dei finanziamenti che scadono nel corso del 2020. In questo modo i Comuni e le Province potranno disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19.
L’Associazione Bancaria Italiana, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e l’Unione Province d’Italia hanno, infatti, sottoscritto nella giornata odierna l’Accordo che prevede, tra l’altro:
– la possibile sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere in scadenza nel 2020, per un periodo di sospensione di 12 mesi;
– che non siano modificate le condizioni economiche previste contrattualmente (il tasso di interesse al quale viene realizzata l’operazione di sospensione è quello originariamente previsto nel contratto e le banche aderenti non applicheranno alcuna commissione all’operazione di sospensione);
– che gli interessi maturati nel periodo di sospensione siano corrisposti alla banca alle scadenze contrattualmente previste;
– che al termine del periodo di sospensione, la banca estenda la durata del piano di ammortamento originario di 12 (dodici) mesi.
L’Accordo si applica ai Comuni, alle Province e agli altri enti locali che intendono aderire: città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni e consorzi fra enti locali.
Nell’Accordo è previsto che le banche possano applicare misure di maggior favore per gli enti locali rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso.