Pubblichiamo di seguito la lettere scritta dal Sindaco di Michele de Pascale e dall’Assessora alle politiche di genere del Comune di Ravenna Ouidad Bakkali indirizzata alla ministra Bonetti e al ministro Orlando a proposito dell’erogazione dei bonus baby sitter.

Cara Ministra, caro Ministro

con questa lettera siamo a rappresentarvi le tante voci che a noi giungono e che ci portano a rivolgere a voi una richiesta di ascolto e di confronto.

Con l’aggravarsi della situazione epidemiologica sono ormai la grande maggioranza le famiglie che, a causa della chiusura di servizi educativi per l’infanzia e scuole, si trovano in situazioni di grave complessità e fatica nel conciliare i tempi di vita e di lavoro.

Abbiamo accolto con grande favore l’approvazione del decreto contenente le misure a sostegno delle famiglie, attese da molti e necessario sollievo per questa fase che sta acutizzando le tensioni sociali nelle nostre comunità, in modo trasversale e diffuso tra le tante categorie sociali ed economiche duramente colpite.

La presente vuole porre la vostra attenzione proprio su uno di questi strumenti, ovvero il bonus baby sitter.

Pensiamo infatti che strumenti di questo tipo, in momenti come questi vadano ampliati quanto più possibile.

Innanzitutto l’attuale formulazione pur tenendo conto del lavoro autonomo e valorizzando settori fondamentali come quelli della sanità e della sicurezza, rischia di essere in parte errata o incompleta non tenendo conto di alcune categorie di lavoratori fra i più coinvolti nella gestione della pandemia in questi due settori. (non è chiaro se ad esempio se siano incluse le Polizie Locali o le professioni sanitarie della prevenzione)

Oltre a queste situazioni particolari ma significative, crediamo che a queste categorie debbano aggiungersi tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici che semplicemente riscontrano un bisogno reale e concreto di aiuto famigliare.

I lavoratori e lavoratrici che ad esempio saranno in smart working, proprio grazie al vostro provvedimento, crediamo debbano avere pari diritto di accesso ai bonus baby sitting, in quanto il bisogno di conciliazione permane immutato visto che è inconciliabile con l’accudimento dei figli di minore età.

Parimenti segnaliamo la difficoltà riscontrata da molti e molte nell’impossibilità di ricorrere ai congedi qualora la prestazione lavorativa possa essere svolta in modalità agile ed escludendo di fatto la possibilità di accedervi “in alternativa” come previsto nel decreto Agosto

Pertanto il principio fondamentale che vogliamo sia tutelato è la libertà di scelta delle famiglie ed in particolar modo delle donne, circa le migliori modalità organizzative possibili e il benessere delle bambine e dei bambini.

Il nostro Comune in questo senso ha provveduto negli scorsi giorni ad approvare il progetto bonus comunale baby-sitting: misure a sostegno delle famiglie per l’assistenza e la sorveglianza dei figli minori a seguito dell’adozione di provvedimenti che prevedono la sospensione delle attività educative e scolastiche.

Potranno presentare domanda famiglie, anche mono parentali, nel cui  nucleo sono presenti   minori da 3 mesi  a 14 anni che frequentano servizi educativi e scuole oggetto di sospensione delle attività educative.

E’ prevista la possibilità di fruizione di un bonus per spese documentate per servizi di baby sitting utilizzati nel  mese di marzo 2021, nel limite massimo di € 300,00 per ogni famiglia.

Abbiamo introdotto requisiti di accesso ampi e mirati a includere quante più famiglie possibile:

  • residenza nel Comune di Ravenna di almeno un genitore
  • età del minore per cui si presenta la domanda, compresa tra 3 mesi   e i 14 anni
  • ISEE 2020 relativo a prestazioni agevolate rivolte a minorenni oppure, per chi non ne fosse in possesso, attestazione ISEE 2021 (o ISEE corrente, nei casi previsti dalle disposizioni vigenti) con valore inferiore o uguale a € 35.000,00. Qualora la famiglia fosse in possesso di entrambe le prestazioni si utilizzerà l’ultima in corso di validità.
      • famiglie (anche affidatarie) in cui entrambi i genitori siano occupati (lavoratori dipendenti, parasubordinati, autonomi o associati), lavoratori in cassa integrazione parziale oppure famiglie in cui solo uno dei due genitori lavora in quanto l’altro genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti ai fini ISEE.
      • famiglie mono genitoriali da intendersi nuclei familiari costituiti da un solo genitore per i seguenti motivi: vedovanza, non riconoscimento da parte di un genitore, divorzio, separazione legale o separazione di fatto perché l’altro genitore risiede altrove per qualsiasi motivo, emigrazione, detenzione, etc).
      • i rapporti di lavoro / prestazioni professionali di baby sitting devono essere costituite nel rispetto delle normative vigenti.

Vi chiediamo pertanto che il bonus baby sitting possa essere reso strumento universale e aperto anche alle categorie non attualmente previste per il suo utilizzo.

Nell’augurarvi buon lavoro , porgiamo i nostri distiti saluti.