Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna, e Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, scrivono una lettera aperta al presidente Giuseppe Conte a proposito dei protocolli per le riapertura delle attività.
“Egregio Presidente,
Le scriviamo per esprimerle l’urgenza di conoscere, il prima possibile, quali saranno i protocolli per la riapertura di attività commerciali al dettaglio, bar, ristoranti, stabilimenti balneari e anche attività di artigianato di servizio alla persona, come estetisti e parrucchieri. Le chiediamo inoltre di valutare seriamente una riapertura di tutte queste attività, esclusivamente nel rigoroso rispetto dei suddetti protocolli, dal 18 maggio in poi.
Siamo consapevoli dell’assoluta importanza di definire e applicare in questa fase regole rigorose e precise, a tutela dei lavoratori, dei clienti e di tutti noi, e proprio per questo riteniamo quanto mai necessario e indifferibile fornire a queste attività un percorso chiaro e definito per arrivare preparati alla riapertura.
Riteniamo inspiegabile che mentre si riaprono lotto e superenalotto, di cui proprio non si sentiva la mancanza, rischiando inoltre in questo momento di crisi di alimentare la spirale delle ludopatie, rimangano chiuse le realtà economiche sopracitate, molte delle quali tra l’altro, come i centri estetici e le attività del settore benessere e acconciatura o dei pubblici esercizi, sono già abituati ad operare nel rigoroso rispetto di norme igieniche molto scrupolose.
Confidando in un suo positivo riscontro, voglia accogliere i nostri più cordiali saluti”.