“La consigliera Veronica Verlicchi ci ha abituato in questi anni a continui attacchi politici e personali rivolti tanto alla maggioranza quanto all’opposizione, sistematicamente risultati privi di fondamento. Ora, in vista della imminente campagna elettorale, la consigliera Verlicchi e la Lista civica La Pigna si scagliano con grande veemenza contro la mia persona con due violenti e infamanti attacchi personali in pochi giorni. Entrambi fondati su informazioni false, la cui corrispondenza a falsità è facilmente verificabile” afferma il sindaco di Ravenna Michele de Pascale.
“Il primo infamante attacco è apparso sulla pagina FB de La Pigna, dove viene preso di mira l’articolo recentemente pubblicato sul resto del Carlino nel giorno del decimo anniversario del mio grave incidente stradale. Nel post, la lista La Pigna, lancia il sasso e nasconde la mano, concludendo con un “excusatio non petita, accusatio manifesta”, insinuando il dubbio circa le circostanze del sinistro” prosegue de Pascale.
“Dopo pochi commenti il signor Giuseppe Musca, assiduo sostenitore della lista, svela il loro pensiero sostenendo che io abbia avuto l’incidente in quanto alla guida avendo fatto uso di morfina. Cosa ovviamente totalmente falsa, già vergognosamente sostenuta il giorno prima delle scorse elezioni al fine di screditarmi. Peraltro a tale commento denigratorio non è seguita alcuna presa di distanza da parte della lista La Pigna, che risulta amministratore della pagina facebook” afferma de Pascale.
“Questa mattina sono venuto a conoscenza, dagli organi di stampa, di una seconda violenta e infondata azione ai danni della mia persona e della mia reputazione. La consigliera Veronica Verlicchi mi accusa, con un esposto alla procura della repubblica e alla corte dei conti, di irregolarità contributive. Chiunque faccia il sindaco o l’assessore per un periodo della propria vita ha il diritto per legge all’aspettativa dal suo posto di lavoro e alla continuità previdenziale” spiega il sindaco.
“Se il contratto di lavoro viene ceduto da un datore di lavoro a un altro, se ci sono fusioni o incorporazioni, ed in generale per ogni operazione di riorganizzazione societaria che coinvolga il rapporto lavorativo del dipendente durante il periodo in cui questi ricopre pro tempre l’incarico elettivo, ovviamente il diritto all’aspettativa rimane. È quello che è accaduto a me negli anni scorsi, dove per esigenze di riorganizzazione dei miei datori di lavoro, la mia posizione lavorativa, che è in essere dal 2013, è stata trasferita da un soggetto giuridico ad un altro” continua de Pascale.
“Nessun arcano né movimento scorretto, alla Pigna sarebbe bastato chiedermi chiarimenti. Invece è stato presentato un esposto che rappresenta circostanze false. Se sarà necessario, su entrambi i fatti, sono ovviamente a disposizione per fornire ogni eventuale informazione alle autorità competenti, che operano sempre nell’interesse della comunità. Il punto di fondo è che la politica non può essere questo, soprattutto in un momento così difficile. Chi mi conosce sa che non sono solito farlo, ma sono stato costretto, da questi due fatti accaduti in pochi giorni, a dare mandato ai miei legali di valutare ogni azione possibile per tutelare la mia onorabilità” conclude Michele de Pascale.