La Giunta Comunale di Ravenna stanzierà quarantamila euro per una campagna straordinaria di pulizie sui muri degli edifici comunali di Ravenna dando priorità ai luoghi sensibili e ai messaggi violenti.
A questo investimento, che porterà stabilmente da cinquemila a quarantacinque mila le risorse per questo capitolo, si accompagnerà una campagna di sensibilizzazione e, anche grazie al nuovo organico, un potenziamento delle già intense azioni di controllo da parte della Polizia Municipale.
“Questa decisione è maturata tardivamente – commenta il sindaco Michele de Pascale – di questo ne sono consapevole e me ne scuso. Siamo stati accusati di non fare abbastanza per il decoro e con questo provvedimento recuperiamo un’attenzione a un tema rilevante.
Imbrattare i muri di Ravenna è, a prescindere dal messaggio che si veicola, oltre che un reato, un atto di violenza contro la bellezza della nostra città. Ad aggravare il quadro recentemente in alcuni imbrattamenti si è aggiunta la violenza del messaggio, con svastiche e altri simboli nazifascisti, offensivi di una città medaglia d’oro al valor militare per l’impegno nella lotta di liberazione o con minacce verso esponenti politici come il Ministro dell’Interno.
Nelle une e nelle altre circostanze sono le istituzioni a dover intervenire, e noi ci apprestiamo ad essere più pronti a farlo, e non è tentando di “farsi giustizia da sé” e aggiungendo vernice su altra vernice, imbrattamento su altro imbrattamento che si combattono i rigurgiti fascisti o la polemica politica che trascende in violenza. L’unica conseguenza che si ottiene, con queste condotte, è di rendere necessario l’inevitabile e corretto intervento delle Istituzioni preposte all’amministrazione della giustizia e alla garanzia del rispetto delle regole.
Il mio appello è affinché si rispetti il patrimonio pubblico – continua de Pascale – e che si eviti di imbrattare i muri della città, così come auspico che il dibattito politico non trascenda in polemica, sia sempre rispettoso dei valori e dei principi costituzionali e non coinvolga in maniera impropria le Istituzioni dello Stato, del cui positivo impegno beneficiano i cittadini di Ravenna.