“Lo scontro tra istituzioni e Federazione speleologica regionale non è cosa buona: serve l’immediata apertura di un tavolo permanente con i comuni della vallata. I Comuni hanno ora il dovere di confrontarsi con gli esperti del settore per evitare danni sulla candidatura Unesco del sito perché da qui passa il futuro sviluppo economico e lavorativo del territorio”.
“L’espansione della cava del Monte Tondo richiesta dalla multinazionale Saint-Gobain va gestita con la massima attenzione perché le operazioni di “ingenieria naturalistica” richieste per tutelare e “sistemare paesaggisticamente” l’area richiedono tempo e risorse e ad oggi siamo indietro su questo fronte – commenta così Mirko De Carli, consigliere comunale del Popolo della Famiglia a Riolo Terme, la notizia di un confronto nato dopo la richiesta della realtà ecnomica – “Per questo credo che, prima di esprimere un qualsiasi parere in merito, il Comune di Riolo Terme debba convocare un tavolo permanente per coinvolgere le minoranze e gli operatori del settore per definire, nella maniera più condivisa possibile, un cronoprogramma chiaro della chiusura dei lavori di estrazioni e tempi certi delle attività di recupero. Ad ora siamo per il no rispetto alla richiesta di ampliamento delle attività estrattive perchè il vero futuro di rilancio economico ed occupazionale, rispettoso della tutela della salute delle famiglie del nostro territorio, passa dal successo della candidatura Unesco e le attività estrattive sono iniziative economiche ormai sature di sviluppo e di buona occupazione. Lo dicono i numeri del settore e la qualità professionale dei soggetti impiegati”.