“Il sindaco di Brisighella ha deciso di rescindere la convenzione di segreteria con i Comuni di Castel Bolognese e Casola Valsenio, con i quali condivideva il segretario comunale” esordisce De Carli (Popolo della Famiglia).
“Un primo passo chiaro e deciso verso la graduale frantumazione dell’Unione della Romagna Faentina: passiamo dal progetto di unione, unico nella sua specie in Italia, dove si sono consegnate tutte le funzione amministrative da comuni all’unione a un qualcosa di ‘azzoppato’ che non ha più le gambe per realizzare il progetto di cambiamento ipotizzato per il prossimo decennio nelle settimane scorse” continua De Carli.
“Occorre chiedersi se ha senso continuare con questa visione idilliaca targata Pd o aspettare le elezioni della prossima primavera a Faenza dove, se cambierà guida politica della città, forse troverà la parola fine la vicenda dell’URF” dichiara De Carli, capogruppo del Popolo della Famiglia in Consiglio comunale a Riolo Terme.
“Sono stato il primo a chiedere al sindaco di Brisighella maggiore chiarezza sulle sue intenzioni rispetto al futuro dell’URF: la decisione di uscire dalla convenzione riguardante il segretario comunale è quel segnale che attendevo. Se, come più volte ho ripetuto, ci fosse stata una vera e propria fusione, questo non si sarebbe verificato. Una grande lezione: o le cose si fanno bene o meglio non farle, le anatre zoppe non hanno mai futuro” conclude De Carli.