” Mirko De Carli, Consigliere comunale a Riolo Terme e Consigliere nazionale de “Il Popolo della Famiglia”, commenta così la vicenda del nipote riolese sotto processo per circonvenzione d’incapace: “Questo ennesimo caso di anziano defraudato della propria autonomia finanziaria da parte di un familiare “infedele” conferma quanto ci sia bisogno di una revisione globale della legislazione italiana inerente l’amministrazione di sostegno. Come è mai possibile che l’amministratrice di sostegno, ora costituitasi parte lesa, non si possa essere resa conto di quello che accadeva?” dichiara De Carli.
“Quanto fatto dal nipote, se confermato dalle sentenze, è un reato che merita una pena adeguata per la gravità di un atto efferato e disumano perpetuato nei confronti di un anziano fragile. Ma ciò su cui ritengo doveroso puntare l’attenzione è l’assenza di un controllo fattivo dell’amministratore di sostegno. O ne troviamo di collusi o li troviamo troppo spesso assenti ingiustificati: la figura dell’amministratore di sostegno come prevista dalla legge Cendon, a volte con la colpevole complicità di familiari infedeli, non è adeguata a tutelare concretamente la persona (prima ancora del patrimonio) dell’anziano. Se vieni nominato come amministratore di sostegno non puoi non accorgerti in tempo di fatti di tale gravità” conclude De Carli.”