“Il Consigliere nazionale del movimento politico pro-life commenta le parole rilasciate nella sua ultima intervista dal Presidente di Confidustria Romagna Roberto Bozzi
Positiva e corretta la posizione di Confindustria Romagna rispetto alle sfide che attendono il nostro territorio. “Le difficoltà nel reperire personale specializzato, pensiamo allo scarso ed esiguo numero di periti che rallentano le procedure per l’ottenimento dei fondi destinati alle aziende come ristoro per i danni arrecati dall’alluvione del 2023, è un punto centrale e decisivo che evidenza Confindustria Romagna. Il problema non è però solo educativo ma primariamente legato alla peste bianca della nostra epoca: la denatalità. Le scuole hanno sempre meno alunni, le classi sono sempre meno, fuori dai più
grandi centri urbani abbiamo la chiusura sistematica di plessi scolastici a causa dell’assenza di iscritti. Occorre che Confindustria Romagna prenda sul serio l’emergenza demografica e la ponga tra le sue priorità programmatiche con forza e decisione.” dichiara De Carli.
“Positiva e coraggiosa la volontà di incoraggiare le amministrazioni locali ad investire nella direzione di un’area vasta romagnola sempre più autonoma e sempre più organizzata: solo così si potranno affrontare e vincere sfide decisive lanciate da Confindustria Romagna e che anche noi del Popolo della Famiglia riteniamo decisive: alta velocità a 300 km e raddoppio della linea tra Ravenna e Castel Bolognese e tra Ravenna e Rimini. Solo dando maggiore forza all’autonomia territoriale romagnola, da sempre cuore dell’azione politica del nostro movimento politico, si riuscirà a generare quella spinta decisiva per portare a compimento quel necessario passaggio da gomma e rotaie della maggior parte degli spostamenti di merci in Romagna, superando l’annoso problema dello sviluppo autostradale e l’eterna criticità dell’E45″ conclude De Carli.”