Cinque anni fa nella provincia ravennate il dato dei bambini residenti era più alto di 2.000 unità: oggi rappresentano il 12,7% della popolazione (dato più basso rispetto a quello regionale e nazionale) e i comuni di Cervia, Alfonsine e Brisighella sono quelli con i risultati più negativi. “Questi numeri ancora una volta parlano chiaro: non si fanno più figli e le nostre città, gradualmente, si stanno spopolando. Sopratutto le aree extraurbane.
Occorre evitare di perseguire la strada dei palliativi come gli sconti sulle rette dei nidi: occorre un vero e proprio piano comunale e provinciale per la famiglia dove al primo posto vengano messe misure come il reddito di maternità e una pressione fiscale di vantaggio per chi ha famiglia e figli, ponendo particolare attenzione ai nuclei monoreddito.
Il welfare di cui tanto si vantano i nostri amministratori locali rischia di risultare economicamente insostenibile se non avremo un tasso di natalità in grado di crescere sensibilmente nei prossimi anni” dichiara Mirko De Carli, Coordinatore Nazionale Alta Italia del Popolo della Famiglia.