Un passione che cova da sempre come fuoco sotto la cenere e che, nelle mani (e nella voce) di un professionista eclettico e brillante quale l’amatissimo Neri Marcorè, diventa un concerto-spettacolo di rara eleganza e ironia: sabato 11 luglio, alle 21.30 alla Rocca Brancaleone, Le mie canzoni altrui è la (geniale) risposta di Marcorè all’eterno dilemma: dove finisce l’imitazione e comincia l’interpretazione? Un grande imitatore si riscopre interprete, svelando la capacità di rendere propria una composizione altrui, con cura, carisma e innegabile diletto. Quando poi il cammino verso la canzone si compie attraverso la gavetta sul teatro musicale, con la lezione di un maestro come Gaber e un repertorio da concerto che poggia su pilastri come De André, Fossati, De Gregori e Dalla, la scommessa è, ovviamente, vinta. Si uniscono a Marcorè per l’impresa Domenico Mariorenzi – chitarra, bouzouki e pianoforte, Alessandro Patti al basso elettrico e contrabbasso, Fabrizio Guarino alla chitarra elettrica, Simone Talone alla batteria. L’evento, realizzato con il sostegno di CNA Ravenna e in collaborazione con AR.CO. Lavori, è in diretta streaming su www.ravennafestival.live.
“La vita mi ha messo di fronte a una serie di esperienze e io non mi sono mai tirato indietro – spiega Neri Marcorè, a proposito della sua capacità che non può essere definita altrimenti che trasformistica e che l’ha portato a essere attore, doppiatore, conduttore televisivo, imitatore, comico e, per l’appunto, cantante. “Con il tempo questa trasversalità è diventata la mia forza. Ogni tipo di arte ha le sue regole ed è fondamentale conoscerle tutte, come guardare la telecamera in tv, la distanza giusta nelle varie fasi di un doppiaggio, come affrontare il pubblico in un teatro. Sono tante le cose che impari con gli anni di esperienza”. Così al Festival Marcorè si cala nei panni, tutt’altro che stretti, del cantante, a capo di un’agguerritissima band; un appuntamento che promette tutto il piacere di una serata fra amici, per condividere con gli spettatori le canzoni più amate, note e meno note, con quella leggerezza garbata che ha reso Marcorè un beniamino del pubblico.
Si tratta, in fondo, di un ritorno alle origini: prima ancora di diventare attore e conduttore, Neri Marcorè ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo proprio guidato dalla musica. Produzioni teatrali come Un certo signor G, Beatles Submarine, Quello che non ho e concerti di varia natura e formazioni diverse lo hanno portato a frequentare con crescente assiduità il repertorio di Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Gianmaria Testa e altri apprezzati artisti. Le mie canzoni altrui è un concerto che spazia nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, dal folk al pop, inanellando pezzi che in qualche modo rappresentano la formazione musicale di Marcorè, sono legati a esperienze di vita personali o più semplicemente al desiderio di coinvolgere il pubblico per condividere e celebrare un patrimonio musicale comune, quello del cantautorato italiano.