Il Festival, che del legame con lo straordinario patrimonio di Ravenna ha fatto la chiave di volta della propria identità, rinnova anche quest’anno il doppio appuntamento quotidiano con l’omaggio a Dante nei Chiostri accanto alla sua Tomba, alle 11 di mattina, e i concerti di musica sacra nella Basilica di San Vitale alle 19.
Le due rassegne, composte attraverso collaborazioni con realtà creative della città ma anche dalle migliori fra le proposte raccolte da bandi internazionali, accompagneranno il Festival fino al 5 luglio. Giovani artisti per Dante inaugura con 21.La profezia di Dante, che fino al 7 giugno vedrà studenti e docenti del Liceo Artistico “Nervi-Severini” impegnati in un doppio tributo a Dante e Byron; Vespri a San Vitale presenta invece Hermann (repliche dal 3 al 6 giugno), opera per controtenore, viole da gamba bassa, cornetto e voce recitante, commissionata al compositore Paolo Baioni e ispirata alla figura del monaco Ermanno il Contratto. Il debutto del primo giugno è un prezioso preludio al programma di spettacoli – dalla sinfonica alla musica da camera, dalla danza al teatro, dal musical al jazz e tanto altro ancora – che continuerà fino al 22 luglio: con oltre 50 giorni di eventi, 140 appuntamenti, più di mille artisti coinvolti, la XXIX edizione del Festival onora, con il titolo We Have a Dream e nel ricordo di Martin Luther King, il grande sogno della musica e delle arti. Il primo appuntamento con la sinfonica è il 4 giugno, con Wayne Marshall sul podio della Cherubini al Pala De André, mentre la prima nazionale del musical Kiss Me, Kate è al Teatro Alighieri dal 7 al 9 giugno.
Sul percorso del Festival verso il 2021, settimo centenario dalla morte del poeta, si celebra Dante, ma soprattutto si vive Dante – la sua straordinaria eredità intellettuale, poetica, umana – grazie alla collaborazione con Comune di Ravenna, Società Dante Alighieri e Società Dantesca Italiana, e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che mette a disposizione i Chiostri di sua proprietà. Dall’1 al 7 giugno, 21. La profezia di Dante rinnova la collaborazione con il Liceo Artistico “Nervi-Severini”, da oltre settant’anni in prima linea nella formazione della nuova generazione di creativi. Che, in quest’occasione, ci accompagnano nel 1821, cinquecento anni dopo la morte di Dante; proprio a Dante il campione del Romanticismo Lord Byron – a Ravenna in quegli anni – attribuì una visione profetica sul destino dell’Italia. Quest’incontro ideale fra poeti, ma anche fra epoche ed estetiche distanti, è l’occasione per riflettere sul ruolo del caso e delle coincidenze nella vita umana, ma anche sulla natura dell’arte e su una stagione del patriottismo rivoluzionario. Tutto interpretato con gli strumenti del teatro, ma anche della musica, della scenografia, della performance, onorando pienamente uno dei principi fondamentali del Liceo, dove le discipline teoriche si coniugano a quelle laboratoriali e progettuali.
Vespri a San Vitale è un’esperienza di bellezza nella più amata delle basiliche bizantine, uno degli otto monumenti di Ravenna riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO; un incontro fra arte, musica e fede reso possibile dalla collaborazione con l’Opera di Religione dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia. Hermann (1 giugno, 3-6 giugno) è dedicata al monaco benedettino vissuto a Reichenau all’inizio del XI secolo e affetto da una gravissima malformazione. Astronomo, poeta (è ricordato come autore del Salve Regina), autore di testi sulla liturgia e sulla musica, padroneggiava arabo, latino e greco. “La qualità della sua vita sembrava incomprensibile, intollerabile,” nota Baioni, autore anche del testo della composizione, “ho voluto analizzare questa discrepanza tra la condizione matrigna dell’esistenza e la capacità di abbracciare la vita in quanto tale, considerata in senso pienamente positivo”. Hermann è parte di un percorso con cui il compositore – nato a Bagnacavallo e formatosi fra Bologna e Salisburgo – intende rinnovare e dilatare le potenzialità espressive di strumenti pre-romantici. Accanto alla voce solista del controtenore Carlo Vistoli è protagonista Franco Costantini, che non solo firma la regia della sacra rappresentazione, ma ha scritto ed interpreta il personaggio di Fra Bertoldo, intimo amico di Hermann.