Tre nomi: Alfonso Leoni, Dante e S. Pier Damiani. Tre storie e tre epoche differenti. Cosa possono avere in comune? Semplicemente un percorso didattico. L’idea nasce dalla visita della docente Michela Dal Borgo alla mostra “Alfonso Leoni. Genio ribelle” al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. L’insegnante, rimasta piacevolmente colpita, ha pensato di riproporre una tecnica utilizzata dall’artista ai suoi alunni di 5°A della primaria Martiri di Cefalonia (Istituto Comprensivo San Rocco). Nonostante la chiusura del museo è stato possibile visitarlo virtualmente e vedere i lavori di Leoni in mostra tramite il sito web del MIC. Dopo la raccolta di fotografie e immagini presenti in internet e l’osservazione delle variegate opere dell’artista, è stata presentata la tecnica scelta per il percorso didattico. La selezione del tema da rappresentare è ricaduta su Dante e la Divina Commedia. Argomento molto vasto, per questo motivo, dopo una semplice analisi dell’opera, l’attenzione si è rivolta alla nostra città. Sono state presentate ed esaminate le terzine riguardanti Faenza e i personaggi citati.
Le città di Lamone e di Santerno Quando in Bologna un Fabbro si ralligna?
conduce il lioncel dal nido bianco, quando in Faenza un Bernardin di Fosco,
che muta parte da la state al verno. verga gentil di picciola gramigna?
(If., canto XXVII) (Pg., Canto XIV)
Rispuose adunque: “I’ son frate Alberigo;
i’ son quel da le frutta del mal orto,
che qui riprendo dattero per figo”.
“Oh!” diss’ io lui, “or se’ tu ancor morto?”.
Ed elli a me: “Come ‘l mio corpo stea
nel mondo su, nulla scienza porto. (…)”
(If., canto XXXIII)
E’ stato offerto anche uno sguardo alla figura di S. Pier Damiani, patrono secondario della città e della diocesi, e al suo incontro con Dante nel XXI canto del Paradiso.
In quel loco fu’ io Pietro Damiano,
e Pietro Peccator fu’ ne la casa
di Nostra Donna in sul lito adriano
Il percorso didattico è proseguito con la messa in pratica della tecnica di Leoni. I bambini hanno sfogliato, scelto e ritagliato da alcune riviste diverse immagini. Queste sono state incollate in un foglio ed il collage è stato completato con le illustrazioni di S. Pier Damiani, di Dante e le terzine della Divina Commedia. Il tocco finale è stato l’acetone, con pennellate mirate ognuno ha scelto cosa mettere in evidenza. Le opere realizzate rappresentano la conclusione di un percorso volto a mettere in evidenza la trasversalità delle conoscenze e la possibilità e l’importanza di unire e far dialogare realtà del nostro territorio.
Questo percorso didattico è stato inserito all’interno dell’elaborato digitale che la classe ha presentato per il concorso nazionale “Celebrazioni per i 50 anni delle Regioni” promosso dal Ministero dell’Istruzione. Gli alunni hanno collaborato alla creazione di una stanza digitale aumentata in cui gli oggetti interattivi rimandano ai contenuti riguardanti i diversi aspetti della nostra regione.