“Bene l’inserimento della deroga alla legge 102/04 nel Decreto Rilancio appena approvato, perché consente alle aziende danneggiate dal gelo di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale, ma se si vuole davvero salvare la frutticoltura emiliano-romagnola, e con essa migliaia di posti di lavoro, occorre intervenire sugli stanziamenti perché i fondi attualmente previsti non sono sufficienti a tutelare un comparto che ha visto svanire in poche notti sotto zero fino al 90% della produzione e con essa il reddito di centinaia e centinaia di imprese”.
Lo dichiara Nicola Dalmonte, Presidente di Coldiretti Ravenna, a poche ore dall’approvazione definitiva del DL Rilancio: “Vista l’entità dei danni, parliamo infatti su Ravenna dell’azzeramento o quasi della produzione di pesche, nettarine e albicocche, colture chiave della nostra provincia, spiega il Presidente Dalmonte – abbiamo operato fin dal giorno successivo la prima gelata di marzo, sempre di concerto con l’Assessore regionale Alessio Mammi e in costante contatto con i parlamentari ravennati, che ringraziamo per il lavoro svolto, con l’obiettivo di scongiurare il rischio di una crisi prima economica e poi sociale. L’ottenimento della deroga e il suo inserimento nel Decreto vanno proprio in questa direzione, ma senza adeguate coperture e quindi senza fondi sufficienti a sostenere gli indennizzi, si condanna la frutticoltura ravennate all’estinzione, con pesantissime conseguenze in termini occupazionali”.
Una prospettiva inaccettabile contro la quale Coldiretti si batterà sino all’ultimo: “Servono più fondi, è tanto evidente quanto indispensabile, ma anche l’applicazione di tutto quanto previsto dalla legge 102, ossia sgravi contributivi, blocco dei mutui e del versamento dei contributi previdenziali – afferma il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – nel frattempo, mentre il nostro pressing sulle istituzioni prosegue quotidianamente e a più livelli i nostri Uffici si sono già attivati al fine di supportare le aziende nella richiesta di indennizzo sia dal punto di vista operativo che amministrativo”.