“Danni climatici alle coltivazioni? È del tutto inefficace e diseducativo continuare ad agire sulla base di deroghe. Se vogliamo stare davvero vicini ai nostri agricoltori e difendere un settore strategico per la nostra regione occorre revisionare in maniera strutturare il sistema di gestione dei rischi”. Lo scrive in una risoluzione depositata in Assemblea legislativa Manuela Rontini, presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità.
“Negli ultimi anni – sottolinea la consigliera regionale PD – sono stati innumerevoli gli episodi di grave maltempo che hanno funestato i nostri territori. Basta pensare al gelo portato dal Burian lo scorso inverno o alle grandinate che sabato 21 luglio hanno interessato ampie zone dell’Emilia-Romagna e che hanno messo in ginocchio l’intero comparto agricolo regionale, compromettendo in alcuni casi fino al 90% dei raccolti. Particolarmente colpite sono state le coltivazioni di pesche, albicocche, kiwi e vigneti, barbabietole, mais, patate e cipolle. A ciò vanno aggiunte le pesanti ripercussioni sui castagneti, che nelle zone appenniniche è una delle più importanti fonti di reddito per le aziende agricole”.
“Questi eventi – prosegue Manuela Rontini – hanno riacceso i riflettori sull’inadeguatezza di un sistema assicurativo complesso, lento e burocratico. È vero che si possono sottoscrivere polizze agevolate per coprire da eventi atmosferici avversi produzioni agricole e zootecniche e strutture aziendali, e sono previsti interventi compensativi dei danni per favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole colpite da calamità. Aiuti e pagamenti arrivano però con ritardi troppo grandi (basti pensare che ad oggi oltre la metà della campagna 2015 non è ancora stata liquidata), e per tante realtà i costi delle assicurazioni sono inaffrontabili”.
“Non si può più andare avanti con interventi di emergenza e continuare a veder calare il numero delle aziende agricole che riescono ad assicurarsi. Con questa risoluzione – conclude Manuela Rontini – chiedo alla Giunta regionale di promuovere a livello regionale e nazionale interventi di prevenzione, indirizzati a quei territori e a quelle colture tipiche che sono risultate maggiormente interessate da eventi climatici avversi. Chiedo inoltre di portare all’attenzione del Governo e del Parlamento la necessità di rivedere in maniera strutturale il sistema assicurativo definito dal D.Lgs 102/04, avvalendosi a tal fine anche dalle indicazioni fornite dalle Regioni lo scorso settembre”.