Il 7 settembre dello scorso anno se n’è andato in punta di piedi Danilo Melandri, ceramista, scultore, disegnatore, pittore.
Risulta difficile definirlo con precisione, la vita e l’opera di Danilo Melandri sfuggono a facili o consolidate classificazioni, essendo stata la sua una presenza anomala nel panorama artistico faentino, fuori dalle mode e dalle conventicole.

Dopo la mostra che il Mic gli dedicò nel 2006, la sua opera attende ancora di essere studiata, divulgata e valorizzata come merita, soprattutto dagli Enti e dalle Istituzioni locali.

“A distanza di un anno dalla sua morte vogliamo rendere il nostro piccolo omaggio all’amico e all’artista ospitando una serie di sue opere di pittura e grafica (olii, acquerelli, chine, matite, biro) realizzate nell’arco degli anni che vanno dal 1968 fino al 2016. Avremo in mostra anche opere del tutto inedite, a testimonianza di alcuni momenti della sua attività che non conoscevamo e che sono ai più non nota.”

L’inaugurazione della mostra

DANILO MELANDRI
“Anche oggi nulla di nuovo”
Pittura e grafica (1968-2016)

è prevista per sabato 7 settembre alle ore 18.

La mostra resterà aperta fino al 12 ottobre nei seguenti orari: 9,30-12,30 / 15,30-19,30 (chiuso domenica e lunedì mattina)

“Ma non finisce qui. Nel mese di dicembre ospiteremo la mostra collettiva “Bestiari“. Conoscendo l’amore che Danilo aveva per le rappresentazioni di animali, abbiamo chiesto a dieci artisti (Mirco Denicolò, Rita De Nigris, Armida Drei, Emidio Galassi, Monika Grycko, Kry Cristiano Marchetti, Nedo Merendi, Gianfranco Morini, Carlo Pastore, Cesare Reggiani) di raccontare la propria rivisitazione dei “bestiari” medievali, realizzando attraverso la ceramica e la pittura animali reali fantastici simbolici allegorici”.