“Dalla guerra alla Pace”, cento anni di riutilizzi bellici 1914-2014. Inaugura il 10 aprile, alle ore 12, la mostra gratuita curata da Bruno Zama organizzata dal e nel Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine, piazza della Resistenza 2, col patrocinio del comune di Alfonsine.
Si tratta di una esposizione dal vivo di materiale bellico trasformato, modificato, riutilizzato per usi civili.
Si potranno toccare con mano gli oggetti di riutilizzo bellico di quel periodo e visionare foto, pannelli e libri tematici sull’argomento.
Mostra è curata dal collezionista Bruno Zama, ricercatore, saggista, fra gli attuali maggiori collezionisti e studiosi di riutilizzi bellici in Italia ed in Europa.
L’esposizione, aperta fino al 2 maggio, sarà visitabile sempre gratuitamente lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 8,30-13 , mercoledì dalle 8,30 alle 13 e dalle 14 alle 17, domenica su richiesta-
Si potranno trovare reperti della Grande Guerra , passando per la seconda guerra mondiale, alla guerra in Indocina francese, poi nel Vietnam, fino alla guerra civile in Jugoslavia o all’attuale guerra in Ucraina.
“Perciò si potranno toccare con mano oggetti originali utilizzati prima dagli eserciti per uso bellico, poi dai cittadini, agricoltori, artigiani, commercianti, massaie, bambini, modificati, trasformati, riciclati per uso civile. Sia della grande guerra, trasformati anche dai soldati al fronte, che della seconda guerra mondiale, che oggetti tedeschi smaltati, prodotti dalle industrie belliche tedesche, dal maggio 1945 alla primavera 1947, appena riconvertite per riutilizzare, trasformare, modificare gli oggetti bellici nei magazzini. Una mostra di Pace, che fa pensare il visitatore sulla stupidita’ ed inutità della guerra…
Quanti denari e vite sprecate per produrre materiale bellico, per combattere e poi per rimanere con tanti residuati bellici e tante morti e distruzioni.
Purtroppo queste guerre non sono le ultime… e continuano ancora in tante parti del mondo, con aggressori ed aggrediti, la cosa che li accomunerà sarà, oltre alla morte ed alla distruzione, proprio la gran quantità di materiale bellico rimasto sui campi di battaglia, o nelle fabbriche, che sicuramente,sarà riutilizzato, trasformato e reimpiegato per la vita quotidiana delle popolazioni..
Con la mostra custodiamo la memoria di 100 anni di riutilizzi bellici, a futuro monito per le nuove generazioni e proprio a testimoniare la stupidità e l’ inutilità delle guerre”.