“Dopo che, finalmente, nell’interrogazione del 23 maggio ad opera della consigliera Giulia Gibertoni l’assessore a mobilità e trasporti Andrea Corsini ha dichiarato che partirà un progetto in collaborazione con Anas per la sicurezza stradale intorno al Parco abitato dai daini – progetto che nasce grazie alla proposta della stessa consigliera per tutelare fauna selvatica ed automobilisti – l’assessore alla caccia Mammi pare non essere a conoscenza di questa svolta fondamentale nella vicenda, ostinandosi in dichiarazioni anacronistiche e contraddittorie.
In risposta ad interrogazione scritta della consigliera, Alessio Mammi parla ancora di “traslocazione in zone vocate dei soggetti catturati” (come se ormai la cittadinanza ignorasse che tali zone, individuate dalla delibera 140/2021, si riferiscono a zone di caccia), e di “affidamento a privati”, che nella stessa delibera vengono individuati in allevamenti ex 157/92, quindi pure da carne; l’accenno alla “sperimentazione della sterilizzazione proposta dalla LAV” lascia ancora interdetti, poiché di tale progetto non si è ancora vista la luce nonostante svariati atti ispettivi, e passate dichiarazioni dell’assessore si riferissero a sterilizzazione degli ungulati poi comunque da traslocare, con tanti saluti alla possibilità di valutare i risultati della sperimentazione in loco.
Ci chiediamo che senso abbia traslocare in località che sappiamo essere distretti di caccia animali che potrebbero essere salvati semplicemente attuando il progetto sulla sicurezza stradale che l’assessorato ai trasporti dovrà realizzare in collaborazione con Anas.
L’assessore Mammi riferisce anche un aumento del numero dei daini, commettendo una grave imprecisione: sappiamo infatti che, come da dati riportati dall’Ente Parco, i daini della pineta di Classe hanno visto una diminuzione del trend di crescita che la letteratura sull’argomento riferisce di circa 30% annuo.
Ora, se il Piano regionale per il controllo del daino del 2021 cita 311 esemplari nel 2019, i calcoli basati su un “normale” trend di crescita porterebbero il conteggio nel 2023 ad oltre 650 daini: conteggio teorico probabilmente svolto in prima battuta anche dall’Ente Parco, il quale aveva stimato la presenza di 700 daini; il successivo censimento riporta invece la cifra molto inferiore di 525.
Se i daini non stanno aumentando di oltre il 30% annuo come veniva riportato dalla stessa Regione in riferimento agli anni dal 2016 al 2019, è molto verosimile che questo sia dovuto alla presenza di lupi che stanno garantendo un naturale equilibro fra specie.
Invitiamo quindi l’assessore Mammi a prendere coscienza della realtà: il pericolo di incidentalità stradale, che da anni viene indicato come principale causa della sentenza di morte contro questi splendidi animali, sarà ovviato con un progetto sperimentale; il trend di crescita degli ungulati si è notevolmente abbassato, ed i lupi presenti in zona garantiscono un equilibrio numerico.
E’ giunto il momento di amministrare con saggezza, senza continue regalie alla lobby venatoria, e di attivarsi per una moratoria sui daini di Classe, in attesa di studiare i risultati del progetto sperimentale sulla sicurezza stradale che da anni i cittadini richiedono, e che grazie alla disponibilità di Anas potrà finalmente realizzarsi”.
Animal Liberation, CLAMA Ravenna, Cruelty Free, LAC Emilia Romagna, Lega nazionale per la difesa del cane, MAC Movimento Anti Caccia