Nei giorni scorsi Tim ha completato il cablaggio della fibra ottica per la banda ultralarga nella frazione di Granarolo Faentino, con famiglie e imprese che potranno utilizzare la connessione superveloce fino a 200 Megabit al secondo. Si tratta della tecnologia FTTC (Fiber To The Cabinet letteralmente “fibra fino all’armadio”) in base alla quale la quale la fibra ottica viene fatta arrivare agli ‘armadi stradali’ e da lì, sfruttando poi le singole connessioni tramite cavi in rame già esistenti, si collegano gli utenti.
L’arrivo della ‘superconnessione’ nella frazione faentina è il frutto della collaborazione tra ‘pubblico’ e ‘privato’ nell’ottica dello sviluppo delle infrastrutture tecnologiche che così consentono ad aziende e alle famiglie di poter sfruttare le nuove opportunità digitali, per rispondere alle esigenze di connettività sempre più performante, in un periodo in cui smart working e didattica a distanza sono diventati fondamentali.
A questi usi si aggiungono una moltitudine di servizi in ambito professionale o ludico. Grazie alla banda ultralarga, infatti, se le imprese potranno accedere ad esempio alla ‘unified communication’, alla videosorveglianza in HD e ai servizi di ‘cloud computing aziendali’, come le applicazioni software ‘as a service’, utenti privati e famiglie potranno fruire di contenuti multimediali d’intrattenimento contemporaneamente su smartphone, tablet e smart TV.
“Nel caso di Granarolo Faentino -sottolinea il sindaco Massimo Isola– si tratta di un’importante intervento di squadra tra l’amministrazione comunale e Tim in un momento storico durante il quale la digitalizzazione e i servizi connessi a internet sono diventati essenziali. È un primo momento al quale dovranno seguirne altri per mettere a disposizione la tecnologia della fibra ottica in quelle zone dove la connessione è ancora poco performante. Penso a Santa Lucia, Reda, Pieve Cesato e Borgo Tuliero ad esempio. L’estensione della banda larga oggi è difatti una delle priorità che stiamo portanto avanti non solo attraverso gli interventi con i privati ma anche con la compagnia incaricata dal Ministero che ha un piano di sviluppo nell’Unione. La diffusione dei servizi digitali, anche alla luce della pandemia sanitaria, è un tema strategico per lo sviluppo delle imprese e per famiglie del territorio. Poter disporre di una connessione superveloce infatti non è più una questione di opportunità o di semplice libertà di ‘navigare’ ma si tratta di offrire medesimi diritti a chi vive nello stesso territorio, una porta d’accesso verso servizi ormai essenziali”.
“La diffusione della banda larga nel territorio -dice invece Alfonso Nicolardi, assessore alla digitalizzazione per l’Unione della Romagna faentina– è una priorità per mettere tutti nelle stesse condizioni di poter lavorare e usufruire di servizi imprescindibili in moltissimi campi, professionali o del semplice vivere comune. Nell’Unione, oltre all’intervento dei privati -di ancora Nicolardi- continua la clablatura della fibra ottica da parte del gestore incaricato dall’ente pubblico nelle aree bianche, quelle zone cioè nelle quali le compagnie telefoniche private ritengono di non intervenire con loro investimenti. In particolare il gestore telefonico incaricato dal Ministero, Open Fibra, ha ultimato la cablatura della fibra a Solarolo e si sta lavorando nei comuni di Riolo Terme, dove è previsto il collaudo entro l’anno, a Casola Valsenio si prevede il colludo entro i primi sei mesi del 2022; lo stesso dicasi per Brisighella. Si affronteranno poi anche i lavori per le aree bianche nel Comune di Faenza e a Castel Bolognese”.