Nascere a Lugo, avvicinarsi al calcio nella città romagnola grazie ai consigli e alle indicazioni dei tecnici del Lugo 1982, già Stuoie 1982, passando per la scuola calcio Pablo Salgado. E ora sognare la nazionale e la maglia azzurra.
È la storia, che appare incredibile solamente a chi non crede nei sogni, di Darius Cristian Groza. Nato proprio all’ospedale Umberto I l’1 febbraio 2008, Darius è un giovane 14enne con una vita normale, tutta scuola, sport e amici, ma con un futuro che potrebbe essere radioso nel mondo dello sport professionistico.
Un attaccante mancino che, dall’alto dei suoi 192 cm per 77 kg, svetta già tra i suoi coetanei e non solo per la sua notevole statura. Figlio di papà Dionisie e mamma Ioana, entrambi rumeni trasferiti da circa 20 anni in Italia dove si sono conosciuti e hanno deciso di creare una famiglia, Darius si è avvicinato al calcio a poco più di 4 anni grazie al fratello Mattia, di due anni più grande, che già giocava con i colori dello Stuoie Lugo. Piedi buoni e fiuto del gol per un predestinato che sin dai primi calci nel 2012 si è confrontato con i bambini dell’età del fratello nelle varie selezioni lughesi della società rossoblu.
Nel 2018 il primo importante bivio per la carriera sportiva di Darius che in un torneo disputato con la maglia di Stuoie viene notato da un osservatore in cerca di talenti. Pochi mesi dopo arriva la chiamata del Bologna e il giovane lughese parte per una nuova avventura con una maglia sempre rossoblu, quella dei felsinei. A 10 anni lo sbarco al centro tecnico di Casteldebole dove si allenano tutte le rappresentative del Bologna, dalle giovanili alla prima squadra di Serie A. Prima l’esperienza nell’Under 11 ed ora quella nell’Under 15 di mister Nicolò Mazzanti che disputa il campionato nazionale contro rappresentative di società di Serie A e Serie B. Un impatto di gran livello per Groza che nella stagione 2021-22 va a segno ben 16 volte che nelle prime quattro gare di questo campionato va in gol contro Ascoli e Modena, condendo le sue prestazioni anche con due assist per i compagni.
Prestazioni notate anche dagli osservatori della Nazionale italiana. E così, lo scorso 27 ottobre per Darius arriva la convocazione, insieme ad altri giocatori di squadre come Napoli, Roma, Lazio, Cagliari, Perugia e Pescara, di Massimiliano Favo, Commissario Tecnico della Nazionale italiana Under 15, per una delle quattro giornate di selezione per la composizione della squadra azzurra che prenderà parte ai primi tornei internazionali del 2023.
Uno stage al CPO dell’Acquacetosa a Roma davanti al tecnico Azzurro Under 15 e ad otto osservatori dell’area scouting della FIGC, interessati ai prospetti più interessanti del calcio italiano del futuro. Il 23 novembre si svolgerà l’ultimo dei quattro stage per la nazionale e successivamente verranno diramate le prime convocazioni.
Inutile sottolineare come i prossimi giorni saranno contraddistinti dall’attesa e dalla speranza per questo giovane romagnolo di 14 anni che nel frattempo frequenta il primo anno delle scuole superiori all’ITIS di Lugo e che con grande costanza sale sul treno per Casteldebole cinque volte alla settimana per prendere parte agli allenamenti del Bologna. Perché, per inseguire i propri sogni, l’impegno non può mai mancare, proprio come ha imparato Darius sin dai primi calci al pallone sul campo di Lugo.