Ha raccolto un grande numero di adesioni il corso per operatore sportivo per disabilità intellettivo-relazionale e sensoriale, organizzato dal comitato territoriale di Ravenna-Lugo del Centro Sportivo Italiano. Sono quasi un centinaio, infatti, i partecipanti: 40 sono esperti in scienze motorie ed educatori, 56 sono gli alunni di due intere classi del Liceo Scientifico a indirizzo sportivo di Ravenna – la terza e la quarta – con le rispettive insegnanti Lorena Leoni e Erica Cavallari. Tutti collegati in streaming martedì sera per la prima delle nove serate nelle quali si articola il corso. Che, rivolto a educatori professionali e allenatori/istruttori sportivi, si propone di formare personale che acquisisca competenze specifiche e strategiche per lavorare con persone con disabilità nel settore sportivo.
“L’operatore sportivo per la disabilità risulta una figura essenziale per la promozione della rete integrata territoriale di interventi previsti dal progetto complessivo – chiarisce Alessandro Bondi, presidente del CSI Ravenna – e le potenzialità di questo corso, non soltanto per la formazione di figure specializzate ma anche per le reti che si possono creare tra vari territori, ne sono una conferma. La partecipazione di persone da altre zone della Romagna e da fuori regione, oltre a gratificarci per l’impegno convinto profuso per la realizzazione di questo corso, è utile alla crescita del nostro territorio e configura in futuro la possibilità per i nostri disabili di partecipare anche ad iniziative in trasferta, il tutto in una logica di rete”.
Quella rete integrata che “mette insieme gli Enti locali per una migliore diffusione delle attività – aggiunge Bondi – e per migliorarne la qualità sul territorio. In questo percorso, gli Enti locali svolgono una duplice funzione: sono e devono sempre più essere promotori di reti integrate ma sono anche co-progettisti di un corso che, di fatto, permette di supervisionare i Centri educativi della rete territoriale, di condurre attività sportive in palestra e di sostenere con conoscenze adeguate l’integrazione degli atleti disabili nei naturali contesti sportivi”.
“Questa esperienza per i nostri studenti si rivelerà assai produttiva – spiega Lorena Leoni, insegnante dei ragazzi di terza del Liceo – perché questo corso si rivela una bella opportunità per far fare loro, in qualità di uditori, una parte delle 90 ore complessive che hanno a disposizione nell’ambito del PCTO, vale a dire i percorsi per le competenze trasversali per l’orientamento, l’ex alternanza scuola-lavoro per intenderci, in un momento in cui la didattica a distanza impedisce di avere molti eventi su cui impegnare gli studenti. Prima del corso hanno seguito una lezione in cui hanno preso conoscenza del mondo CSI e a fine corso prepareranno anche loro un progetto parallelo”.
Uno dei docenti della prima lezione è stato Christian Rivalta, membro del coordinamento sport e disabilità del CSI Ravenna. “Abbiamo presentato il corso nelle sue linee generali e poi abbiamo spiegato quello che immaginiamo possa e debba fare l’operatore sportivo per disabilità una volta che si è formato. Pensiamo che debba essere una figura professionale che, nei vari contesti in cui opererà, nelle attività motorie dovrà integrare le sue competenze con la progettualità educativa degli educatori per la crescita psicofisica degli atleti. Quella dell’Osd è una figura pratica e l’attività motoria può diventare sempre più uno strumento educativo in tutte le sue fasi proprio grazie ad un’integrazione di competenze”.
Il corso si snoderà in altre otto serate, tutti i martedì, fino al 16 marzo, sempre con inizio alle 20.30 e sempre in modalità online. La prossima lezione è in programma, dunque, questa sera, martedì 26 gennaio, e sarà tenuta da Lorena Leoni che parlerà sul tema: “Attività motoria sportiva ed educativa”.