“A seguito della seduta del Consiglio Comunale di Ravenna, tenutasi il 19 giugno scorso, nella quale si è discusso della situazione del Terminal Crociere, vorrei esporre la reale portata delle conseguenze che ad oggi ha avuto l’insabbiamento del porto. Scrivo sia in qualità di Presidente del Sindacato Guide e Accompagnatori Turistici Confcommercio Ravenna, ma anche come persona coinvolta in prima linea, dato che i dati effettivi li conosco in quanto socia della Cooperativa Il Papavero Guide Turistiche, che dal 2011 si occupa della gestione dei servizi guida per molte Compagnie che fanno scalo a Ravenna.
Ad oggi, gli scali cancellati sono sicuramente nove: oltre alla Mein Schiff di sabato 16 giugno (1.900 passeggeri), sono stati cancellati anche i tre scali rimanenti di Vision of the Seas – Royal Caribbean (2.400 passeggeri a scalo), gli altri quattro scali di Mein Schiff, uno al mese, per una perdita di altri 7.600 passeggeri e infine lo scalo di Oceana del 2 luglio (2.000 passeggeri). Facendo quindi i calcoli i crocieristi che sicuramente non arriveranno a Ravenna sono 18.700.
Riporto alcuni dati oggettivi sul mancato scalo del 16 giugno della nave Mein Schiff 2, con una portata di 1.900 passeggeri, per dare un’idea sia del reale danno finora causato alla città che sulla portata della cancellazione degli scali successivi.
Essendo io stessa stata coinvolta nella ricerca di parte delle guide richieste, i dati sono veritieri.
Per le escursioni vendute dalla Compagnia erano già stati confermati 24 pullman con relative guide o accompagnatori. I pullman avevano una media di 40 passeggeri, perciò uscivano in escursione circa 960 passeggeri. Ciò significa che i quasi 1.000 passeggeri restanti si sarebbero potuti recare in città con gli shuttle organizzati, per cui erano stati prenotati 10 pullman.
I musei e monumenti, le attività ed esercizi pubblici del centro storico hanno dunque perso quasi mille potenziali clienti.
Senza tenere conto che probabilmente una parte di questi passeggeri forse avevano organizzato visite o escursioni in autonomia, ricercando contatti diretti con guide e compagnie di noleggio con conducente.
Ma questo è ancora poco, se si pensa che le compagnie di crociera stanno pianificando gli itinerari per il biennio 2020 – 2021. Dunque rischiamo di perdere scali di una certa consistenza per vari anni.
A conclusione ritengo, basandomi sui dati sopra riportati, che l’insabbiamento del porto rappresenti una grandissima perdita economica non solo per le guide e accompagnatori turistici associati al Sindacato e non, alle ditte pullman, ai taxisti, ai Noleggi con conducente, alle agenzie marittime e di gestione escursioni a terra, ma per tutta la città e per la sua immagine.
Insieme ai miei associati, auspico una rapida soluzione del problema, anche se purtroppo il timore è che sia troppo tardi”.