L’incognita della durata del conflitto rende oggi difficile prevedere gli effetti sul nostro tessuto economico, ma una risposta alla nuova situazione di crisi economica e sociale vede l’auspicio che l’Unione Europea possa replicare la strategia varata di fronte alla pandemia quando ha mostrato di essere veloce ed efficace nelle strategie di intervento. Una risposta europea efficace è il preludio agli interventi nazionali e locali, come lo fu nell’aprile 2020 il Decreto Legge che riportava misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese.
Senza iniziative economiche di sostegno una forte crisi economica avrebbe infatti costi insostenibili in termini di occupazione e sviluppo. Secondo il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli per non ricadere in recessione, Unione Europea e Italia dovrebbero replicare gli interventi messi in campo all’inizio della pandemia e cioè la sospensione del patto di stabilità e misure dirette a sostegno delle imprese. Patuelli, per la verità, già alla fine del 2021 aveva sollevato dubbi sulla prematura sospensione delle moratorie e garanzie pubbliche in corso sostenendo che “la politica economica non deve inseguire scadenze dogmatiche e prive di senso” aggiungendo altresì che “se fino a qualche settimana quelle scadenze sembravano troppo ottimistiche oggi appaiono semplicemente anacronistiche”. Nell’acuirsi della crisi le moratorie e le garanzie pubbliche sono strumenti dalla efficacia immediata che hanno già dato risposte soddisfacenti in termini di rilancio della crescita, pertanto la continuazione di queste misure di sostegno rimane la via principale per contrastare la crisi e per questo l’opportunità di aggiornare le scadenze è una esigenza oggettiva che tiene conto della necessità vitale di una crescita economica per il nostro paese.Secondo Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, “l’analisi del Presidente Patuelli unita all’’autorevolezza con cui esercita l’importante mandato alla guida dell’ABI, peraltro in un momento difficilissimo per la nostra economia, impone alle istituzioni di valutare la necessità di replicare le misure interne a sostegno del credito e a garanzia delle imprese” . “Anche la Camera di commercio – aggiunge Guberti – farà la sua parte nei confronti del sistema imprenditoriale locale, insieme alle Associazioni di categoria del territorio, assistendo le imprese nell’affrontare questa difficile situazione e varando per il 2022 bandi e misure a sostegno dello sviluppo del territorio e delle imprese per oltre 1,7 milioni di euro”