Crisi energetica: “Alto il rischio di chiusure e di tante ore di cassa integrazione nel settore della ceramica”

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Presente alla tre giorni di festa per Argillà anche la ceramica industriale, una parentesi dalle preoccupazioni di questi mesi dettate dal caro energia che sta portando molte aziende a ritardare l’accensione dei forni dopo le ferie. Il futuro di molte realtà è dominato dall’incertezza. Superata la crisi degli approvvigionamenti dall’Ucraina, con i rifornimenti fatti arrivare dall’India e dal Sud America, a prezzo doppio e a qualità inferiore, l’innalzamento dei costi dell’energia potrebbe essere per il settore ceramico un peso che potrebbe portare anche a chiusure, nonostante l’Italia sia il maggior esportatore di ceramica al mondo. A fine settembre è in programma il Salone Internazionale della Ceramica a Bologna, dove gli imprenditori torneranno a chiedere aiuti concreti al nuovo governo.