Terzo appuntamento domani – giovedì 19 luglio – in piazza del Popolo a Faenza, dalle ore 18.30 alle 22.30, con il Mercatino dei ragazzi, la manifestazione organizzata dall’Amministrazione comunale e dall’Avis Faenza.
Giovedì 12 luglio scorso la seconda giornata del mercatino ha fatto registrare un sensibile aumento dei partecipanti rispetto alla prima giornata: 289 contro i 235 del 5 luglio.
Resta costante la presenza dei bambini stranieri, 39 giovedì scorso, 38 il primo giovedì.
Aumenta il numero delle femmine – 162 il 12 luglio, erano 120 il 5 luglio – sempre in maggioranza sui maschi (127), pure loro comunque in crescita ripetto al primo appuntamento (115).
Per quanto riguarda i dati relativi alla provenienza dei bambini, crescono non solo i faentini – 216 rispetto ai 196 del 5 luglio – ma anche quelli delle città più vicine: Brisighella (8), Forlì (7), Imola (7), Castel Bolognese (6), Solarolo (6), Lugo (5), Ravenna (4) e Castrocaro (3).
Fra le curiosità segnaliamo la presenza giovedì scorso di un ragazzo di Firenze e di due provenienti da San Pietro in Trento.
Il mercatino, lo ricordiamo, è programmato tutti i giovedì del mese di luglio (5, 12, 19 e 26) e vi possono partecipare ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni. Il regolamento prevede che ai ragazzi vengano assegnati dei box numerati tramite iscrizione da effettuarsi nella stessa giornata del mercatino, il giovedì, a partire dalle ore 17.00 presso il gazebo dell’Avis ubicato in piazza, nei pressi della fontana monumentale.
Per le iscrizioni e per controllare il rispetto del regolamento, ogni giovedì in piazza si alternano una trentina di volontari fra soci Avis e collaboratori, con le classiche casacche e pettorine gialle.
Per garantire il buon andamento della manifestazione sono inoltre presenti alcuni operatori della Polizia municipale.
Il mercatino è un momento d’incontro e di gioco nel quale si svolge un libero scambio e una offerta di oggetti usati di modico valore (prodotti artigianali creati dai ragazzi, giocattoli, giornalini, libri e accessori usati per ragazzi), che non deve configurarsi come un’attività commerciale a scopo di lucro.
Il regolamento vieta infatti lo scambio, l’esposizione e la vendita di oggetti con prezzi superiori a 50 euro e comunque non destinati o non indicati per bambini e ragazzi, quali abbigliamento di qualsiasi tipo (indumenti, scarpe, accessori), generi alimentari, animali, fiori freschi e secchi, piante, merci nuove, biciclette (a eccezione dei piccoli modelli per l’infanzia), armi proprie e improprie, oggetti militari e simili, nonché preziosi o di valore, piatti, bicchieri e altri utensili per la casa, quadri, ceramiche, oggetti di antiquariato.