Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all’evoluzione del quadro epidemiologico dell’infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 7 al 13 giugno (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).
Nella settimana di riferimento, si sono verificate 323 positività su un totale di 21.125 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 1,5 per cento, confermando, in questa settimana, una progressiva stabilizzazione dei dati relativa ai nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo.
La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene molto alta, registrando il 99 per cento.
Per quanto riguarda l’indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 14 giugno, si registra la quota di 27 ricoveri, con una diminuzione di 18 ricoverati rispetto alla settimana precedente, mantenendo l’azienda all’interno del livello verde del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali. Anche questa, commenta Mattia Altini, direttore Sanitario Ausl Romagna si conferma la frenata della circolazione del virus sul nostro territorio. Da oggi inoltre si possono prenotare anche i cittadini dai 20 a 24 annidi età, ultima fascia anagrafica invitata alla vaccinazione. Ciò significa che tutti i cittadini dai 12 anni in su, se aderiranno, come in parte sta già avvenendo, alla vaccinazione, contribuiranno a mantenere bassa la circolazione del virus, saranno protetti dal contagio e potremo tutti così arrivare all’autunno, con meno incertezze ad ansie legate ad una ripresa della pandemia. E’ l’unica strada possibile e dobbiamo esserne tutti consapevoli. Capisco che anche le ultime vicende di questi giorni, possano alimentare dubbi. Ma il dato certo che conosciamo oggi, anche sulla base dell’esperienza della Gran Bretagna è che se utilizziamo una sola dose dei vaccini, per i quali è prevista una seconda somministrazione, la copertura risulta essere meno efficace.”