Dopo il secondo periodo Pasquale in lockdown diviene spontaneo e doveroso, per chi opera nell’ambito del sociale in attività civiche di volontariato, tracciare un bilancio per riesaminare il tragitto che è stato fino ad ora percorso. Tragitto spesso dolorosamente tracciato sulla base dell’evoluzione dell’epidemia da Covid-19 prima e seconda ondata, lungo un sentiero che la scienza stessa ha faticato a tracciare in tempo reale e che la pseudo-scienza, per contro, ha sabotato e reso ancora più impervio.
L’attività del Volontario dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Ravenna, ente riconosciuto come Organizzazione di volontariato, è istituzionalmente orientata allo svolgimento di operazioni di salvaguardia della sicurezza del cittadino attraverso servizi di prossimità, ascolto, osservazione e segnalazione con il fine di alimentare un corretto senso civico in una solidale vivibilità.
In questo ambito, l’Organizzazione di Volontariato (OdV) dell’ANC di Ravenna, anche in questi scenari inediti ha preservato la capacità operativa e non ha mai cessato di operare nella sua opera di contatto, monitoraggio e relazione evolvendosi, nello stesso tempo, per seguire un percorso lineare con le mutazioni degli stati d’animo dei cittadini e con l’aumentare del loro impoverimento sia materiale che psicologico: ciò che in modo preoccupante è entrato nel gergo comune come “Panico da Lock-down”. Ha potenziato le pattuglie in servizio in centro storico anche nei giorni festivi, passando da una/due fino a quattro, con l’obiettivo primario della verifica del rispetto delle prescrizioni di contenimento del Covid-19, sollecitando, con equilibrio e sensibilità, la responsabile adesione, anche attraverso l’assidua attività di informazione, venendo in aiuto a tantissimi cittadini e segnalandone altri che quotidianamente mostrano, tramite le proprie azioni, l’assoluta mancanza di rispetto per la città e per i suoi abitanti.
Operativamente, parecchi volontari A.N.C., a turno, con passione, gratuitamente e con le dovute cautele e utilizzando i dispositivi di protezione individuali, coordinati dal Comando Corpo Polizia Locale, hanno costantemente svolto servizi anti Covid-19 al mercato di Ravenna, via Sighinolfi/piazza Zaccagnini, permettendone l’apertura anche durante i periodi di “ZONA ROSSA”, predisponendo accessi regolamentati e scaglionati all’area di vendita in differenti percorsi d’accesso e di uscita, garantendo il distanziamento dei clienti in attesa di entrata e posizionando i cartelli in lingua italiana e inglese per informare la clientela sui corretti comportamenti. In particolare, vengono sempre fatte rispettare le distanze sociali, il divieto di assembramento, il corretto uso delle mascherine e distanziamento, in attuazione del Protocollo regionale degli esercizi di commercio al dettaglio su aree pubbliche e ordinanza Comunale; vengono distribuite mascherine alle persone che ne sono sprovviste e costantemente vengono ascoltate tutte le persone e aiutate quelle in difficoltà o anziane anche portando la loro spesa. Infine, i volontari informano e distribuiscono materiale illustrativo delle norme anti-contagio e verificano che tutti gli esercenti dispongano del gel di sanificazione delle mani.
Si riportano gli interventi effettuati sabato 17 aprile 2021 dai cinque volontari ANC in servizio al mercato appunto di via Sighinolfi/piazza Zaccagnini:
- chiamato il 115 per rimozione di una bombola abbandonata nel parcheggio angolo tra via Marconi e pascoli. Atteso l’intervento dei pompieri e rimozione (vds foto).
- Aiuto alla sig.ra G. Claudia a cui per errore il vicino di posteggio biciclette aveva chiuso con il lucchetto (a lui mancante) la propria bici. Ci ha fornito documenti e telefono per provare la proprietà del mezzo.
- Più di 25 bancarelle non avevano esposto il gel per disinfettare le mani. A nostro invito a provvedere, scusandosi della disattenzione tutti hanno (lo avevano nel furgone) immediatamente provveduto. Gli abbiamo sottolineato l’importanza, nel loro interesse di attenersi alle regole, per l’apertura del mercato.
- Invito rispetto DPCM n. 33.
- Monitoraggio delle presenze Rom e dissuasione di persone senza fissa dimora dal molestare le persone e chiedere l’elemosina con petulanza o altro biasimevole motivo: n. 10. “Abbiamo monitorato tre giovanissimi rom (età sui 5/9 anni) che, da soli, stazionavano davanti ad una bancarella di abbigliamento con il probabile intento di impossessarsi di qualche capo di abbigliamento, questa ipotesi è avvalorato dalle dichiarazioni di un paio di venditori che hanno concordemente riferito di essere stati derubati da ragazzini rom con la seguente tecnica: uno distrae il venditore chiedendo un’offerta in denaro mentre l’altro sottrae il capo (di scarso valore) che passa al terzo ragazzo che si dilegua”.
- Prossimità, dialogo con i cittadini e informazioni circa 80,
- Invito bici a mano n. 4.
In altre occasioni i volontari ANC – molti dei quali abilitati ad effettuare manovre di rianimazione cardio-polmonare anche con il defibrillatore portatile – hanno prestato il primo soccorso a persone anziane che si sono infortunate a seguito di malori o cadute accidentali. Sono riusciti a ritrovare bambini che si allontanano dai genitori, per ultimo è il caso di Viola, bimba di 5 anni che, sabato 10 aprile us, si era allontanata dalla madre la quale accortosi della sua scomparsa si è rivolta al volontario Raffaele che ha diramato l’allarme via radio agli altri quattro colleghi ANC e nel giro di pochi minuti Maurizio ha intercettato la bimba e con bel modo ha comunicato via radio il ritrovamento e la riconsegna alla madre che ha ringraziato. Più di una volta i volontari ANC hanno sedato litigi tra cittadini per un posto auto e hanno rintracciato anziani con difficoltà di orientamento e di trovare la strada di casa.
Fra il lavoro che ogni giorno svolgono i volontari ANC con impegno, gratuitamente e dedizione a servizio della nostra comunità, si vuole segnalare la costante azione educativa basata sul corretto uso delle mascherine, distanziamento e anti-assembramento, sorveglianza e salvaguardia dell’incolumità della popolazione scolastica negli attraversamenti pedonali, garantita quotidianamente davanti ai plessi scolastici:
- “DON MINZONI” di Via Cicognini, dalle 07:30 alle 09:10 e dalle 12:30 alle 14:10 ad opera di due volontari, in quanto i circa 580 studenti sono stati suddivisi in due gruppi con ingressi: ore 08:00 / ore 09:00 e uscite ore 13:00 e ore 14:00.
- “RANDI” di Via Marconi e “G. PASCOLI” di Sant’Alberto.
Entrambe fanno solo un ingresso e un’uscita.
Oltre ai citati servizi di monitoraggio anti COVID-19 e prossimità, un altro concreto aiuto per la città sono i servizi con finalità civiche e utilità sociale per il miglioramento del benessere per il maggior numero di individui. Si citano alcune attività:
- vigilanza ai parchi e aree verdi. Sono stati effettuati molteplici interventi per prevenire e dissuadere gli assembramenti.
- attività antibivacco, uso di sostanze stupefacenti e uso smodato di alcolici;
- accattonaggio,
- venditori abusivi,
- ascolto continuo dei cittadini, ricezione e gestione esposti e lamentele.
Degno di nota appare il recente comportamento di un giovane volontario ANC, che spontaneamente ha gonfiato lo pneumatico dell’autovettura di un signore con difficoltà motorie che aveva urtato l’angolo del marciapiede provocando l’improvviso afflosciamento dello pneumatico.
“Per questi servizi la ricompensa più grande è stata garantita dai diversi e continui ringraziamenti pervenuti dai cittadini. Ma NON sono mancate reazioni scomposte, ingiurie e offese da parte di negazionisti delle mascherine e di un paio di commercianti del centro storico (gestori di alcuni noti negozi di abbigliamento), di un presunto avvocato, di un cittadino a suo dire “esperto della Costituzione” e altri. Questo però non ha indebolito l’azione dei volontari, che alle provocazioni, alle offese gratuite e alle prese in giro – come da formazione – simulano indifferenza, stando in silenzio e guardandoli in faccia fino a quando non capirà che con i volontari ANC “non attacca” afferma il presidente della sezione S. Tenente Isidoro Mimmi.
“Per ultimo, ma non per importanza, voglio sottolineare il bel gesto di coscienza civica, quello che ha permesso di restituire alla legittima proprietaria, un’avvocatessa riminese, la propria borsetta gonfia di effetti personali, soldi, documenti e carte di credito. Il ritrovamento è avvento verso le 11,20 di ieri mattina su una panchina di Piazza Kennedy dalla pattuglia di giovani volontari dell’ANC, composta da Mirko e Mihail, mentre svolgeva uno dei tanti servizi preventivi. La pattuglia ha contattato direttamente la proprietaria che in poco tempo è ritornata a Ravenna ed è rientrata in possesso di tutti i suoi beni, nessuno mancante. L’avvocatessa aveva perso la propria borsa qualche ora prima e non aveva ancora formalizzato la denuncia di smarrimento. Ha calorosamente ringraziato i volontari” conclude Mimmi.