Contagi, terapie intensive e ordinarie: tutti i dati in calo che indicano una situazione pandemica sempre più sotto controllo. Il 31 marzo segnerà la fine dello stato d’emergenza, proclamato la prima volta a gennaio 2020 da Conte e rinnovato di volta in volta. Il progressivo allentamento delle misure cambierà di nuovo le abitudini degli italiani che, probabilmente, cercheranno di tornare alla vita pre-Covid. Ecco i provvedimenti nel dettaglio.
Comitato tecnico-scientifico
Con la fine dello stato di emergenza si chiuderebbe l’attività del Comitato tecnico-scientifico e del commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e della sua gestione della campagna vaccinale. Il Comitato è un organo consultivo del governo strettamente legato all’emergenza.
L’acquisto dei vaccini resterà in capo al ministero della Salute, al quale dovrebbe finire anche tutto ciò che riguarda gli acquisti di farmaci per la lotta al virus. Alle Regioni dovrebbero invece tornare tutte le competenze su ciò che riguarda la campagna vaccinale e gli eventuali richiami, con un graduale passaggio della gestione dai grandi hub ai medici di famiglia, ai pediatri e agli ospedali.
Ancora aperto, invece, il discorso relativo alla logistica e alla distribuzione di farmaci e vaccini nonché quello sugli acquisti ora in carico a Figliuolo, dai dispositivi di protezione individuale ai ventilatori polmonari. Tra le ipotesi avanzate a dicembre c’era quella di creare una struttura di
missione ad hoc a Palazzo Chigi o un passaggio delle competenze dalla Struttura commissariale alla Protezione civile.
Mascherine
Stop all’uso delle mascherine all’aperto da venerdì 11 febbraio. Dal 31 marzo l’esecutivo ancora non ha deciso la decadenza dell’obbligo dell’uso delle mascherine al chiuso dal momento che tutto dipenderà, come sempre, dall’andamento del quadro epidemiologico. Si ipotizza dunque l’utilizzo dei dispositivi di protezione anche dopo il 31 marzo.
Green pass
Il certificato verde non è legato alla fine dello stato di emergenza. Le norme per disciplinare la certificazione verde saranno ancora in vigore. E’ una delicata questione sulla quale il governo ancora non si è espresso.
Smart working Negli uffici si tornerà a lavorare in presenza, ma lo smart working potrà continuare previo accordo tra l’azienda e i dipendenti.
(Fonte: TGCOM24)