Cotignola: il più grande fake della storia dell’arte contemporanea arriva sul palco del Teatro Binario con Antonello Taurino in “Trovata una sega!” sabato 26 gennaio.
“Non siete voi particolarmente intelligenti né io particolarmente bravo a raccontarla. È proprio questa storia che è fatta bene!” Con questa frase si rivolge al pubblico Antonello Taurino, autore e interprete della commedia “Trovata una sega!”, in scena sabato 26 gennaio alle 21, al Teatro Binario di Cotignola, nell’ambito della rassegna Sipario 13.
Protagonista assoluto della vicenda è il Caso, che infilò in quell’estate del 1984, una successione di eventi fortuiti talmente perfetta che la drammaturgia si sviluppa senza indugi. Coincidenze incredibili ad incatenare gli eventi meglio di uno sceneggiatore hollywoodiano hanno mosso l’idea dello spettacolo per “attore e proiettore”, quasi che le immagini dell’epoca testimoniassero della veridicità degli episodi raccontati.
Il monologo prende le mosse da un evento di cronaca realmente accaduto trent’anni fa a Livorno. Vengono rinvenute nel Fosso Reale della città tre teste scolpite che, senz’alcuna esitazione, sono attribuite ad Amedeo Modigliani. A giustificare tanta sicumera di giornalisti, professori universitari e critici d’arte, c’è anche un aneddoto secondo il quale il grande pittore, d’istanza per qualche tempo nella sua città d’origine, avrebbe realizzato alcune opere ispirate al primitivismo africano per poi esserne inorridito e averle gettate via. Quando nel 1984, per celebrarne i cent’anni dalla nascita, il Comune (a latere di una mostra organizzata in suo onore), ne azzarda tra roventi polemiche il temerario recupero, avviene dunque la pesca miracolosa che porta davanti ai Fossi di Livorno le Tv di tutto il mondo!
L’invasamento collettivo nel cortocircuito vero-falso, tre studenti burloni, un pittore-portuale dalla vita maledetta e tantissima, memorabile, comicità involontaria sono gli ingredienti di quello che fu definito “lo scherzo del secolo”.
Dal comico al drammatico, dalla farsa alla tragedia, nella galleria di personaggi non manca davvero nessuno. Lo spettacolo non poteva che indirizzarsi dunque verso un divertito mimetismo di tutti i protagonisti che l’hanno popolata, a partire dalla caratteristica parlata livornese. Clamorosa la sconfitta, ridicola e senza appelli, dei grandi critici: una batosta per un certo tipo di cultura altezzosa.
Sipario 13 proseguirà venerdì 8 febbraio, alle 21, con uno spettacolo che prende le mosse dall’attacco terroristico sull’isola di Utoya del 2011. In scena Arianna Scommegna e Mattia Fabris riescono ad entrare nella drammatica vicenda con la sensibilità della poesia, scavano dentro di essa attraverso le voci e i ricordi di tre coppie di personaggi coinvolte in modo molto diverso nella strage norvegese. Una riflessione profonda e coraggiosa sulla follia umana e sul suo incidere nella Storia, sulla portata delle tragedie che causa, sulla necessità di condivisione della memoria senza necessariamente fare “teatro civile”. Il testo, di rara intensità, è di Edoardo Erba, tra i maggiori drammaturghi contemporanei, e si ispira al libro “Il silenzio sugli innocenti”, di Luca Mariani (vincitore del premio Giacomo Matteotti) che sarà presente in sala per un breve incontro col pubblico.
La biglietteria del teatro Binario sarà aperta un’ora prima di ogni spettacolo. Per informazioni e prenotazioni ai singoli spettacoli: 373 5324106 oppure www.cambiobinario.it oppure sulla pagina Facebook di Cambio Binario.
Il Teatro Binario si trova in Viale Vassura 18/a Cotignola (RA).