Sono iniziati i lavori di taglio della vegetazione ripariale dell’area del fiume Senio collocata tra la “Chiusaccia” e il ponte della ferrovia “Faenza – Lavezzola”. L’area è considerata Sito di Importanza Comunitaria (Sic) – Zona di Protezione Speciale (Zps), individuata come funzionale alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali e della flora e della fauna selvatiche.

L’intervento, compatibile con le normative europee che disciplinano queste aree, prevede il taglio totale della vegetazione in alveo e sulla bassa sponda del fiume e il taglio selettivo di quella presente sulle golene. L’intervento interesserà solo la sponda destra del fiume; i vincoli ambientali previsti per le aree Sic e Zps impongono infatti che il taglio della vegetazione presente sulle sponde non sia contemporaneo. L’intervento sull’altra sponda potrà essere effettuato solo trascorsi tre anni da quello in corso.

I lavori, finanziati dal Comune di Cotignola per un importo totale di 40mila euro, vanno a integrare gli interventi di manutenzione di tutto il tratto del fiume già programmati dal Servizio Area Reno e Po di Volano dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. La competenza di questa manutenzione è infatti della Regione, che la attua attraverso i servizi dell’Agenzia. Il Comune di Cotignola, in ragione della specificità e particolarità dell’area, ha convenuto di finanziare il taglio selettivo in corso, stipulando un’apposita convenzione con l’Agenzia secondo la quale il Comune finanzia e segue gli aspetti amministrativi legati all’appalto, mentre il Servizio Area Reno e Po di Volano si occupa degli aspetti tecnici legati alla progettazione e alla direzione lavori.

“Abbiamo ritenuto non più rimandabile – spiega il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari – questo intervento su un tratto di fiume che da troppo tempo non veniva sottoposto a manutenzione. Grazie a questi lavori e a tutti quelli che svilupperà la Regione nei mesi successivi miglioreremo sensibilmente le condizioni di sicurezza del nostro fiume. Questi interventi, oltre a migliorare la scorrevolezza delle acque, consentiranno soprattutto di tenere monitorate le sponde per individuare le tane di animali su cui eventualmente intervenire per consolidare gli argini. La presenza di tane rappresenta infatti l’elemento di rischio più elevato su cui mantenere alta l’attenzione, in quanto possono indebolire sensibilmente gli argini fino a provocarne la rottura in caso di piena”.