Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 11, la Fondazione Sabe per l’arte presenta, in via Giovanni Pascoli 31, Costruire il cielo, mostra personale dell’artista Alex Corno (Monza, 1960), realizzata con il patrocinio del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
La mostra è uno sguardo sulla recente produzione di Alex Corno, che ne sottolinea il valore di sintesi rispetto a una carriera più che quarantennale. Le opere degli ultimi anni si presentano come un approdo nella costante ricerca di equilibrio tra le materie industriali e i richiami a una dimensione spirituale e cosmologica.
È il concetto stesso di equilibrio, oggi, a essere centrale nel lavoro dell’artista, grazie a strutture metalliche che nel tempo si sono fatte più lamellari, recuperando una leggerezza di superfici offerta in passato soprattutto dai rilievi. Le nuove opere abbandonano le dissonanze materiche degli anni Novanta e Duemila per una levigatezza svettante, accresciuta da una felicità cromatica che recupera i colori pastello degli esordi e si stende ovunque come uno smalto energetico. Proprio il colore contribuisce a dare una vita inedita alle sculture di Corno, che oscillano sempre fra le traiettorie astratte e ideali delle sue orbite e una figurazione quasi antropomorfa, ludica, divertita.
Alex Corno, nato a Monza nel 1960, si è diplomato in Scultura presso l’Accademia di Brera di Milano nel 1982 sotto la guida di Alik Cavaliere. Dopo aver insegnato per una decina di anni nelle scuole pubbliche si dedica pienamente alla sua ricerca artistica, che lo condurrà da assemblaggi di materiali di recupero a sculture in cui il ferro saldato acquista ritmi sempre più aerei e dinamici, misurandosi anche con le dimensioni monumentali richieste da importanti commissioni pubbliche. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive nazionali e internazionali ed è presente in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto studiose e studiosi quali Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Fabrizio D’Amico, Luisa Somaini, Lea Vergine. Nel 2013 è uscita una sua monografia a cura di Luciano Caramel per i tipi di Silvia Editrice.
Pierluca Nardoni (1984) è docente a contratto di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e borsista presso il corso di Dottorato in “Cultural Heritage” all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e Pescara. Le sue ricerche riguardano principalmente le avanguardie storiche, il tema dell’ornamento nelle arti e il rapporto tra arte contemporanea e archeologia del cinema, ai quali ha dedicato vari saggi. Ha curato mostre e cataloghi dedicati ad artisti ed eventi culturali del Novecento (tra cui, Ejzenštejn. La rivoluzione delle immagini, Gallerie degli Uffizi di Firenze, insieme a Marzia Faietti e a Eike D. Schmidt; What a wonderful world. La lunga storia dell’ornamento tra arte e natura, Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, insieme a Claudio Franzoni).
Fondazione Sabe per l’arte nasce nel novembre 2021 con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’arte contemporanea – con particolare attenzione alla scultura – nella città di Ravenna attraverso mostre, incontri, proiezioni e altre attività culturali. Presieduta da Norberto Bezzi e da Mirella Saluzzo, si avvale della consulenza di un comitato scientifico coordinato da Francesco Tedeschi, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e composto dai professori dell’Università di Bologna Claudio Marra, Federica Muzzarelli e Claudio Spadoni, già direttore del Museo d’Arte della città di Ravenna. La direzione artistica è affidata a Pasquale Fameli, critico d’arte e studioso dell’ateneo bolognese. Sita a pochi passi dal MAR – Museo d’Arte di Ravenna, a Fondazione si dedica inoltre alla catalogazione delle opere di Mirella Saluzzo e alla costituzione di una biblioteca specializzata sulla scultura contemporanea.