Arriva direttamente dalla California l’Anatomage Table, innovativo sistema utilizzato per l’insegnamento dell’anatomia umana, ora in dotazione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia inaugurato quest’anno a Ravenna.
Il tavolo si presenta come un tavolo operatorio dove è possibile’dissezionare’ virtualmente un cadavere.Le singole strutture del corpo sono ricostruite tridimensionalmente, con un livello di accuratezza e precisione pari all’anatomia reale.
“La disponibilità di una tecnologia così avanzata – spiega la Prof.ssa Mirella Falconi, coordinatrice del corso di laurea e vicepresidente di Fondazione Flaminia – rappresenta uno strumento straordinario per la didattica e un grande vantaggio per gli studenti ravennati. Le immagini che si possono visualizzare sono immagini ottenute da cadaveri congelati, scansionati e riprodotti digitalmente in tutte le proiezioni e con tutti i dettagli anatomici. Questo consente di ottenere ricostruzioni reali, maneggiabili tridimensionalmente, delle diverse parti del nostro corpo.
Questo tavolo di dissezione virtuale non si vuole sostituire alla dissezione sul cadavere, ma deve essere considerato come un innovativo strumento tecnologico che affianca l’anatomia settoria classica.
Gli studenti svolgeranno anche esercitazioni direttamente su cadavere, ma potranno approfondire gli studi utilizzandol’Anatomage Tableesattamente come se si trattasse di un corpo reale con un livello di esplorazione e di approfondimento anche più elevato rispetto al cadavere.
Dal prossimo semestre – prosegue Falconi – la comunità ravennate degli studenti di Medicina e Chirurgia potrà svolgere a piccoli gruppi e nel rispetto delle norme di sicurezza, le esercitazioni di anatomia utilizzando questo innovativo strumento di anatomia settoria virtuale”.
L’Anatomage Table, il cui costo è di 76mila dollari, è stato acquistato dalla Fondazione Flaminia, assieme alle altre innovative attrezzatture di cui saranno dotati i laboratori didattici del corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
Questi acquisti rientrano nel più ampio investimento di Fondazione Flaminia che ha finanziato anche la ristrutturazione degli spazi messi a disposizione dell’Ausl Romagna all’interno dell’ospedale Santa Maria delle Croci per ospitare il nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia, per un totale di 700 mila euro.