L’Istituto Comprensivo “Faenza San Rocco” in corso d’anno e al termine delle lezioni ha promosso un corso di arricchimento, sostegno e potenziamento dell’offerta formativa, proponendo un progetto finanziato dai Fondi Strutturali Europei (FSE -Pensiero computazionale e cittadinanza digitale FARE, PENSARE, COMUNICARE NEL DIGITALE).
“Il nostro Istituto ha elaborato tale progetto partendo dall’osservazione che il cittadino sia sempre più spesso fruitore passivo delle tecnologie informatiche ed, in particolar modo, lo sono le nuove generazioni. Le attività progettate e realizzate hanno perseguito l’obiettivo di indurre gli alunni delle classi della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado del nostro Istituto coinvolte ad acquisire la consapevolezza che è possibile diventare protagonisti del processo digitale” ha evidenziato la dirigente scolastica Marisa Tronconi.
“Le attività messe in atto nel nostro istituto hanno posto come nuclei centrali da una parte la sicurezza informatica, dall’altra l’avvicinamento alla pratica della programmazione, ossia l’acquisizione della consapevolezza che l’uso del pc è solo la pratica finale a cui stanno dietro una cultura, metodologie, rischi, modi di ragionare che sono necessari conoscere al fine di un uso non solo meccanicistico delle nuove tecnologie.
L’attività di indagine sull’uso di internet, sulle regole di correttezza da rispettare, le norme giuridiche, i rischi che si corrono navigando in maniera “distratta” sui social sono temi che sono stati affrontati con alunni della scuola secondaria di primo grado, organizzando due corsi, i trenta ore ciascuno, per un totale di circa 40 studenti.
Operativamente si è lavorato per un certo tempo sulla piattaforma “Generazioni Connesse” per arrivare a definire una rubrica di comportamenti sicuri, disponibile all’intera nostra comunità scolastica.
Con gli alunni delle quinte della scuola primaria, anch’essi organizzati in due corsi, si è partiti dal distinguere concettualmente i termini pensiero computazionale, coding, informatica. È sui primi due aspetti che si è lavorato, prima con “carta e penna”, poi lavorando sulla piattaforma “Code.org” e col programma Scratch, creando storie e animazioni.
Per sperimentare poi l’uso di più programmi per arrivare ad un prodotto finale, si sono inoltre utilizzati Scratch, Paint, Foto ed infine Movie Maker.
Si è volto lo sguardo anche alla robotica “giocando” con alcuni robottini didattici in possesso dell’istituto.
Sono stati realizzati, così, percorsi formativi che, attraverso esperienze significative e stimolanti, hanno favorito la motivazione allo studio, il coinvolgimento personale degli alunni, l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza con particolare riferimento alle competenze digitali “riconosciute a tutti gli effetti come competenze di base, nonché requisito fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese e per l’esercizio di una piena cittadinanza nell’era dell’informazione e della cosiddetta Internet Society”.
Tutto ciò ha permesso la trasformazione del proprio vissuto in una dimensione da riconoscere e in cui orientarsi; la trasformazione delle competenze in spazio mentale da cui partire per costruirsi come persona, la trasformazione di semplici conoscenze in competenze di cittadinanza”.