In partenza oggi i primi bonifici sui conti correnti delle aziende ravennati beneficiarie dei ristori della Regione Emilia-Romagna per il settore della somministrazione (pubblici esercizi con codice ATECO primario 56.10.11 o 56.3), attivati per far fronte ai pesanti effetti generati dalla pandemia e gestiti dalle Camere di commercio.
Un consistente sforzo organizzativo dell’ente di viale Farini per far arrivare tempestivamente i contributi previsti dal bando, quasi 2.000 euro ad impresa, anticipando con risorse proprie i fondi regionali: 864 le domande presentate, 861 quelle ammesse al finanziamento dopo poco più di un mese dalla chiusura del bando, per un ammontare complessivo di oltre 1.700.000 euro. Le aziende richiedenti risiedono per la maggior parte a Ravenna (42%), seguono poi Faenza (24%), Lugo (21%) e Cervia (13%) e sono costituite per il 56% da bar e 44% da ristoranti; 39% sono le imprese individuali, così come le società di persone, mentre il rimanente 22% sono società di capitali. Tra i requisiti previsti dal bando, lo ricordiamo, la presenza di almeno un’unità locale aperta al pubblico in Emilia-Romagna e l’aver avuto un calo del fatturato medio, nel periodo ricompreso tra l’1 novembre 2020 e il 31 dicembre 2020, pari o superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2019.
“Volevamo agire in fretta e bene per sostenere, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione, due dei settori tra quelli che, per le loro caratteristiche, hanno sopportato il peso maggiore delle limitazioni adottate per contenere il diffondersi della pandemia”. Così Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, che ha aggiunto: “Una misura necessaria per aiutare i nostri imprenditori a tamponare una situazione sempre più difficile, per supportare centinaia di operatori economici che hanno visto pressoché azzerato l’ultimo anno di lavoro. A questo intervento, dedicato a bar e ristoranti, ne seguiranno altri per sostenere ulteriori categorie colpite dalla crisi, anche attraverso le ulteriori risorse che la Camera di commercio di Ravenna ha già stanziato e che renderà presto disponibili in sinergia con le associazioni di categoria”.
E’ partito intanto alle 14.00 del 24 marzo scorso, e andrà avanti fino alle 12 del 4 maggio, il bando della Regione Emilia-Romagna che stanzia 2 milioni di euro di risorse regionali per i titolari di licenza Taxi e autorizzazione di Ncc, penalizzati dai mancati ricavi relativi all’anno 2020. Tra i requisiti richiesti per accedere al contributo, la titolarità di licenza di taxi e/o di autorizzazione di noleggio con conducente di autoservizi pubblici non di linea, anche ricevuta da conferimento in cooperativa di produzione e lavoro, il rilascio delle licenze/autorizzazioni da parte dei Comuni della Regione Emilia-Romagna o da soggetti da essi delegati e la validità della licenza/autorizzazione compresa nel periodo 8 marzo 2020–31 dicembre 2020, limitatamente ai periodi effettivi di titolarità.
“La recrudescenza della pandemia, ha concluso Guberti, sta creando ulteriore incertezza, è un momento drammatico per il paese, dobbiamo lavorare insieme per poterlo superare. Bene affrontare l’emergenza, e per questo ancora una volta ringrazio la Regione Emilia-Romagna per la tempestività dell’intervento e Unioncamere regionale per il prezioso coordinamento, ma l’economia assistita non può durare all’infinito. Serve il lavoro e creare lavoro, serve che Parlamento e Governo agiscano sulle capacità di crescita, sulla tenuta sociale e sulle opportunità per le nuove generazioni, sulla necessita di porre tutti nelle condizioni di poter competere”.