Dei 22 casi comunicati oggi 13 fanno riferimento a donne e 9 a uomini. Quattro pazienti sono in isolamento domiciliare poichè privi di sintomi o con sintomi leggeri, 15 sono ricoverati non in terapia intensiva, mentre per gli altri 4 si sta valutando l’eventuale ricovero. In massima parte si tratta di pazienti con contatti stretti già in isolamento e sorveglianza che hanno presentato sintomi nei 14 giorno di sorveglianza attiva.
Vi sono stati purtroppo tre decessi, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica: due pazienti di sesso femminile di 85 e 87 anni ed un paziente di sesso maschile di 59 anni; tutti e tre risultavano portatori di altre patologie. si registrano anche 3 ulteriori guarigioni cliniche: 2 pazienti di sesso femminile ed un uomo.
Complessivamente i casi sono dunque 309, confermati alle 12 del 22 marzo, così distribuiti per Comune:
• 14 residenti al di fuori della provincia di ravenna
• 135 Ravenna
• 44 Faenza
• 27 Cervia
• 25 Lugo
• 7 Russi
• 9 Alfonsine
• 7 Bagnacavallo
• 11 Castelbolognese
• 7 Conselice
• 4 Massa Lombarda
• 2 Sant’agata Santerno
• 8 Cotignola
• 2 Riolo Terme
• 2 Fusignano
• 3 Solarolo
• 1 Brisighella
• 1 Casola Valsenio
“Scostamenti in alto come quello di ieri – dichiara Michele de Pascale sindaco di Ravenna e presidente della Provincia – o in basso come quello di oggi non devono deprimere o entusiasmare perché sono anche frutto di dinamiche organizzative legate allo straordinario lavoro di indagine epidemiologica che sta svolgendo il Dipartimento di Salute Pubblica di Ravenna dell’Ausl della Romagna. Il dato più importante, che ci deve dare fiducia, è il ristretto numero, per ora, di casi di cui non si conosce la ragione del contagio, rispetto invece alla stragrande maggioranza per i quali è noti o altamente probabile. Dobbiamo semplicemente perseverare nelle misure di contenimento, potenziare i servizi sanitari ed essere solidali con quanti stanno continuando a lavorare, con grande sacrificio personale e nell’interesse di tutti.
7.555 casi di positività al Coronavirus, 850 in più di ieri. 28.022 i campioni refertati, con 3.402 test in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, domenica 22 marzo, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Complessivamente, sono 3.226 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (363 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 269, 4 in più rispetto a ieri. Crescono purtroppo i decessi, passati da 715 a 816: 101, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 65 uomini.
“È positivo il fatto che, con gli ulteriori 850 casi positivi, abbiamo ‘consumato’ solo 4 posti letto in terapia intensiva in più- commenta il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi-: significa che i casi sono meno gravi. Per i prossimi giorni ci aspettiamo dati più positivi. Anche oggi, purtroppo- ha aggiunto-, c’è l’immenso dolore per i decessi: i numeri rispecchiano l’evoluzione della malattia, fotografano la situazione passata e non il presente, esattamente come i tamponi”.
Il commissario ha poi espresso soddisfazione per il provvedimento su Rimini, “il primo preso da una Regione, che ha rappresentato la base per il nuovo decreto governativo. Stiamo anche stringendo- ha concluso Venturi- sui dispositivi di protezione individuali: abbiamo bisogno di tutelare i nostri operatori, che sono a fianco dei pazienti ogni giorno”.
Le guarigioni raggiungono quota 349 (20 in più rispetto a ieri), 323 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 26 sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 33 residenti nella provincia di Piacenza, 22 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 3 in quella di Ravenna, 1 a Forlì, 7 in quella di Rimini. Una vittima era residente fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.765 (72 in più rispetto a ieri), Parma 1.209 (195 in più), Reggio Emilia 1.167 (190 in più), Modena 1.010 (104 in più), Bologna 674, con 64 casi in più (di questi 496 a Bologna, +49, e 178 a Imola, + 15), Ferrara 150 (27 in più rispetto a ieri), Ravenna 309 (22 in più), Forlì-Cesena 329 (di cui 155 a Forlì, 29 in più rispetto a ieri, e 174 a Cesena, +31), Rimini 942 (116 in più).
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.454, 149 in più di ieri
Da Piacenza a Rimini, continua il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Nella giornata di oggi sono stati infatti allestiti altri 149 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.305 a 3.454, tra ordinari (2.987, +116) e di terapia intensiva (467, +33).
Nel dettaglio, rimane costante il dato della provincia di Piacenza (589, con 40 posti in terapia intensiva; restano confermate la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo con 120 posti letto attivati complessivamente). Gli aumenti riguardano quella di Parma, con 801 posti letto attivati ad oggi (61 di terapia intensiva), 547 a Reggio Emilia (51 di terapia intensiva), 393 a Modena (98 terapia intensiva). 534 i posti nell’area metropolitana di Bologna e Imola,sostanzialmente invariati (di cui 111 terapia intensiva), così come a Ferrara con 100 (28 terapia intensiva). In aumento anche quelli attivati in Romagna, che raggiungono quota 490 (in particolare: 229 Rimini, di cui 35 per terapia intensiva; 100 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 24 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).
Da domani, 23 lunedì marzo, è vietato bruciare residui di lavori agricoli e forestali
Da domani, lunedì 23 marzo, fino alla fine dell’emergenza sanitaria, sarà in vigore il divieto di bruciare residui di lavori agricoli e forestali, su tutto il territorio regionale, senza deroghe. Il provvedimento rientra nell’Ordinanza 43 del Presidente della Regione (20 marzo 2020) sulla gestione dei rifiuti durante l’emergenza epidemiologica.
Il volontariato
Sono stati 337 i volontari di protezione civile impegnati sabato 21 marzo. Dall’inizio dell’emergenza, si è largamente oltrepassata quota 3.000 giornate, a cui vanno aggiunte le attivazioni nazionali di soggetti come Anpas, Cri, Ana, e così via.
Queste le principali attività svolte: disinfezione e sanificazione delle ambulanze (a Piacenza e a Parma, circa 30 volontari); supporto al trasporto di malati sulle ambulanze (oltre 100 persone, da Anpas e Cri regionale); trasporto di campioni sanitari; attività di logistica presso i magazzini regionali e di segreteria nei punti triage allestiti presso le strutture ospedaliere; assistenza alla popolazione, a supporto dei Comuni; i coordinamenti provinciali più impegnati risultano quelli di Ferrara (53), Parma (46), Modena (40), Piacenza (38), Reggio Emilia (30) e Rimini (28).
Gli ultimi interventi
Confermata la fornitura, già annunciata, di un modulo abitativo nell’ambito dell’allestimento dell’ospedale da campo di Piacenza.
I Dispositivi di protezione individuale (Dpi)
Dal Dipartimento nazionale di Protezione civile sono pervenute, nella giornata di oggi, 11.000 mascherine ffp2, 230.000 guanti sterili e 96.000 mascherine chirurgiche; altri dispositivi sono attesi in serata.
Punti triage
Confermati i 31 punti-triage (tende e container), 10 davanti alle carceri, 21 davanti agli ospedali:
· 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
· 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
· 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
· 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città);
· 3 nella città metropolitana di BO (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola);
· 2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
· 1 in provincia di FC (Meldola);
· 1 nella Repubblica di San Marino.