Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all’evoluzione del quadro epidemiologico dell’infezione da covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 23 al 29 novembre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo), da cui emerge, a fronte di un ulteriore aumento dei ricoveri, un calo di nuove positività.
Nella settimana di riferimento si sono verificate infatti 3.778 positività su un totale di 42.224 tamponi (vale a dire oltre seimila al giorno di media), con una incidenza dunque del 8,9 per cento, quindi in discesa, per la prima volta dall’inizio della “seconda ondata”, nonchè più bassa rispetto all’incidenza nazionale. Su questo specifico indicatore si registra, nell’ultima settimana, un calo in tutti e quattro i territori; Rimini, pur essendo il territorio con l’incidenza maggiore anche nell’ultima settimana (10,5) è quello che registra il maggior calo, di 2 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. Analogo ragionamento anche rispetto all’indicatore delle positività su popolazione residente. Restano pressochè invariate le percentuali di asintomatici con quella di Rimini ancora superiore alle altre.
Non altrettanto positivo l’indicatore relativo alle persone ricoverate, in quanto si è raggiunto a fine della scorsa settimana la quota di 548 ricoveri, che supera il livello rosso previsto nel Piano dinamico covid per gli ospedali romagnoli; per quanto riguarda però le Terapie intensive vi è invece un calo di ricoverati, sia in valore assoluto sia rispetto all’incidenza sul totale dei ricoveri, che passa dal 9 al 7,8 per cento: il calo è del 8,5 per cento (slide 12); in ogni caso l’indicatore dell’incidenza dei pazienti in terapia intensiva in Romagna rispetto ai residenti, resta inferiore a quello medio regionale.