Dopo la pubblicazione del Decreto del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che da giovedì 25 febbraio definisce per i comuni dell’Ausl di Imola e alcuni di quelli confinanti con la Provincia di Ravenna una zona ‘arancione scuro’ per circoscrivere e contenere la crescita del contagio aggravata dalla diffusione delle varianti che colpisce anche la popolazione più giovane, l’Unione della Romagna faentina ha inviato una missiva a quelle realtà associative sportive nelle quali molti ragazzi continuano le loro attività.
Di seguito i passaggi principali della lettera a loro indirizzata e firmata dal presidente dell’Unione faentina, Massimo Isola.
“[…] il Decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 19 del 24/02/2021 […] Ordinanza ai sensi dell’articolo 32, comma 3 della LEGGE 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica. Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nei Comuni di Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda, Riolo Terme”, […] ha istituito a partire da giovedì 25 febbraio, fino all’11 marzo, per tutti i comuni dell’Ausl di Imola e quelli confinanti la Provincia di Ravenna, una zona arancione scuro, per circoscrivere e contenere la crescita del contagio.
Per l’Unione della Romagna faentina risulta ricadere in questa zona il comune di Riolo Terme in cui saranno vietati gli spostamenti anche all’interno del territorio comunale, l’attività didattica per le scuole sarà a distanza al 100% (mentre verranno al momento garantite le attività in presenza per i servizi educativi 0-3 e le scuole d’infanzia). Sono sospese inoltre tutte le attività ricreative e gli eventi sportivi.
L’ordinanza è risultata necessaria poiché, sebbene le misure finora adottate abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione, l’esame dei dati epidemiologici dimostra il persistere di una trasmissione diffusa del virus anche nelle fasce più giovani della popolazione.
Ciò ha causato una situazione di affanno degli ospedali, dell’Ausl e dei punti rilevamento tamponi drive through con un conseguente rallentamento di tutti i tracciamenti.
Per queste ragioni, al fine di non appesantire ulteriormente il sistema di rilevamento dei contagi, le amministrazioni comunali dell’Unione della Romagna faentina invitano le Associazioni e Società sportive, Enti di Promozione operanti sul territorio dell’Unione, ad adeguare le proprie attività alla difficile situazione epidemiologica corrente, preferendo per quanto possibile, lo svolgimento di allenamenti individuali e all’aria aperta”.
“Stiamo vivendo -sottolinea il presidente dell’Unione della Romagna faentina Massimo Isola- un momento chiave nella lotta contro la pandemia. A Faenza e nell’Unione molte classi, dai nidi alle superiori, sono in quarantena e in didattica a distanza, numeri che richiedono grande attenzione. Abbiamo il tempo per attuare misure che possono aiutarci o ci potranno aiutare tra qualche settimana a non stressare i servizi sanitari. Rivolgo un appello al mondo dello sport e alle famiglie dei ragazzi che lo frequentano, chiedendo loro di darci una mano. Un gesto di responsabilità collettiva che metta al centro il bene più prezioso in questo momento, la scuola. Se vogliamo aiutare il mondo della didattica bisogna che, in tutto ciò che è extrascolastico, si faccia uno sforzo di massimo rigore per evitare la necessità di ulteriori misure restrittive. Chiedo quindi un gesto di responsabilità di limitare al massimo le attività fino all’11 marzo, data indicata dal Decreto del presidente Bonaccini come fine della zona ‘arancione scuro’ per l’imolese e per alcuni comuni limitrofi”.