Al via da lunedì 15 marzo in tutta l’Emilia-Romagna le prenotazioni per il vaccino anti-Covid dei cittadini dai 75 ai 79 anni, quindi i nati dal 1942 al 1946, che potranno fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili.

Inoltre le Aziende sanitarie inizieranno a contattare, per fissare l’appuntamento della vaccinazione, le persone ‘estremamente vulnerabili’, quindi coloro che – a prescindere dall’età – sono affetti da patologie critiche, così definite a livello nazionale: in questa fase tali pazienti non dovranno fare nulla, perché saranno contattati uno ad uno dalle Ausl di riferimento, a mano a mano che arriveranno i vaccini. Numerose le patologie comprese in questa categoria, tra cui – per citarne alcune – quelle cardiocircolatorie, respiratorie, cerebrovascolari o epatiche, il diabete, la fibrosi cistica, l’insufficienza renale, la grave obesità, ma anche le patologie oncologiche e le persone in attesa di trapianto d’organo

Intanto, sono oltre 196mila (esattamente 196.452a ieri alle ore 13) le dosi somministrate complessivamente agli anziani, tra degenti delle Rsa, assistiti a domicilio e persone con 80 e più anni; di queste, 37.126 sono seconde dosi, quindi le persone che avendo completato il ciclo vaccinale sono già immunizzate.

“La campagna vaccinale prosegue, con la tabella di marcia prevista sulla base delle nuove dosi in arrivo, che ci permettono di aprire le agende delle prenotazioni per un’altra fascia consistente della popolazione, a partire dalle persone con patologie importanti- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Mentre le vaccinazioni vanno avanti, ed è fondamentale che le forniture vaccinali siano garantite e potenziate, rimane massimo l’impegno di tutta la sanità regionale per far fronte a un momento critico e delicato, considerando l’andamento epidemiologico. Allo stesso impegno siamo chiamati tutti noi: a rispettare con senso di responsabilità le regole e adottare tutti i comportamenti necessari per prevenire i contagi, come l’uso delle mascherine, il distanziamento, il lavaggio frequente delle mani e la limitazione delle uscite ad esigenze lavorative, o a motivi di salute, necessità e urgenza”.

Le persone tra i 75 e i 79 anni: come prenotare il vaccino

Le persone tra i 75 e i 79 anni (circa 210mila persone, in tutta la regione) potranno prenotare da lunedì 15 marzo secondo i canali già noti e che le singole Aziende sanitarie, sulla base della propria organizzazione, hanno individuato e stanno comunicando. Dunque, recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb (www.cupweb.it); oppure telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica.

All’atto della prenotazione, al cittadino saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie. Nel caso in cui si sia impossibilitati ad essere trasportati per effettuare la vaccinazione, ci si può rivolgere direttamente alla propria Azienda Usl. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale.

Le persone “estremamente vulnerabili”
Le persone “estremamente vulnerabili”, indipendentemente dall’età, saranno contattate e prese in carico direttamente dalle Aziende sanitarie di riferimento, e quindi non dovranno prenotare.

Vaccinazione degli over 80, i dati
Sono 196.452(dato aggiornato a ieri alle ore 13) le dosi somministrate complessivamente agli anziani, tra degenti delle Rsa, assistiti a domicilio e persone con 80 e più anni; di queste, 37.126 sono seconde dosi.
Sul territorio, questa la ripartizione per Azienda sanitaria, in cui viene riportato il numero delle prime dosi, delle seconde e quindi il totale: Piacenza 10.531 prime dosi 2.895 seconde dosi  13.426 totale; Parma 14.478 e 3.476 totale 17.954; Reggio Emilia 18.813 e 4.307 totale 23.120; Modena 31.074 e 6.213 totale 37.287; Bologna 27.522 e 7.360 totale 34.882; Imola 3.394 e 968 totale 4.362; Ferrara 14.643 e 2.757 totale 17.400; Romagna 38.841 e 9.180 totale 48.021

 

Categoria delle persone “Estremamente vulnerabili”: le patologie previste

È stato il Comitato scientifico nazionale (Cts) che, attraverso un confronto con le società scientifiche di riferimento, ha individuato gli appartenenti a questa categoria. Ne fanno parte persone con particolari fragilità dovute a specifiche patologie valutate come particolarmente critiche, poiché correlate al tasso di letalità associata a Covid-19 per danno d’organo preesistente o compromessa capacità di risposta immunitaria all’infezione da SARS-CoV-2.

Si tratta, nello specifico, di:

malattie respiratorie (Fibrosi polmonare idiopatica; altre patologie che necessitino di ossigenoterapia);

malattie cardiocircolatorie (scompenso cardiaco in classe avanzata – IV NYHA; pazienti post shock cardiogeno);

condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica (sclerosi laterale amiotrofica; sclerosi multipla; paralisi cerebrali infantili; pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive e conviventi; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni);

diabete/altre endocrinopatie severe quali ad esempio mordo di Addison (soggetti over 18 con diabete giovanile, diabete di tipo 2 e che necessitano di almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti orali o che hanno sviluppato una vasculopatia periferica con indice di Fontaine maggiore o uguale a 3);

fibrosi cistica (pazienti da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base);

insufficienza renale/patologia renale (Pazienti sottoposti a dialisi);

malattie autoimmuni – immunodeficienze primitive (grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza e conviventi; immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico e conviventi);

malattia epatica (pazienti con diagnosi di cirrosi epatica);

malattie cerebrovascolari (evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto. Persone che hanno subito uno “stroke” nel 2020 e per gi anni precedenti con rankin maggiore o uguale a 3);

patologia oncologica e emoglobinopatie (pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure e conviventi. Genitori di pazienti sotto i 16 anni di età. Pazienti affetti da talassemia);

sindrome di Down (tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite sono da ritenersi fragili);

trapianto di organo solido: persone in lista di attesa e sottoposte a trapianto emopoietico dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura (trapianto di organo solido o emopoietico al di fuori delle tempistiche specificate, che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica in terapia immunosoppressiva e conviventi);

grave obesità.