Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce multe da 400 a tremila euro per chi aggira le misure per arginare la diffusione del Covid-19. Non è prevista la confisca di auto, moto e veicoli.
E durata oltre due ore la riunione del Consiglio dei ministri: il premier Giuseppe Conte e i ministri esaminano uno ad uno gli articoli che compongono il decreto sull’emergenza Coronavirus che serve a dare un quadro normativo unitario a tutte le misure adottate finora per il contenimento del contagio e a inasprire le sanzioni previste. Soddisfazione è stata espressa dal partito democratico. “Il governo ha deciso, come auspicavamo – ha twittato Andrea Orlando, vicesegretario del Pd – di rendere più efficaci e rapide le sanzioni per chi non aiuta a contenere il virus ed aumenta il pericolo per tutti. Ce la faremo se tutti insieme ci diamo una mano”.
“Tutti devono fare la loro parte, se tutti rispettano le regole si esce prima dall’emergenza”, ha ammonito. “Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un’emergenza di questo tipo”. “Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l’attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni”.
Cosa prevede il decreto
Multe fino a 4mila euro per chi non rispetta i divieti di circolazione e le regole di contenimento, stop fino a 30 giorni per le attività commerciali e possibilità per i presidenti di regione di emettere ordinanze più restrittive nei territori a maggiore circolazione del virus, purché convalidate entro sette giorni con decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il quale resta l’unica autorità in grado di disporre in via urgente e temporanea misure che comprimono le libertà costituzionali.
Dopo il cdm il premier ha commentato il decreto in una conferenza stampa, smentendo che l’emergenza possa protrarsi fino al 31 luglio. “I Governatori – ha annunciato – possono adottare misure più restrittive. Ma rimane al Governo la funzione di coordinamento”. Le multe vanno da tremila e quattromila euro, ha precisato. Quindi si è detto “orgoglioso della reazione di tutti i cittadini, la maggioranza dei quali rispetta le regole”.
La norma infatti prevede che – alla scadenza dei divieti di circolazione e chiusura di scuole, bar, ristoranti, parchi e di tutte le altre attività che hanno subito uno stop – sarà possibile adottare nuove restrizioni su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, se occorre, sulla totalità di esso, purché abbiano una durata non superiore a 30 giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio, e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del virus.
La decisione sarà adottata con Dpcm su proposta del ministero della Salute, sentiti i ministri competenti e i presidenti di regione interessati. I quali potranno anche loro proporre al presidente del consiglio le misure da adottare con dpcm sui rispettivi territori.
Dopodiché però – ed ecco la novità – i presidenti di regione possono adottare autonomamente o in via di urgenza per igiene sanitaria misure più restrittive che sono valide ed efficaci per 7 giorni, entro i quali devono essere confermate con Dpcm. Lo stesso vale per le ordinanze dei sindaci rispetto al presidente della regione o al presidente del consiglio dei ministri che deve confermarle entro 7 giorni con decreto.