“In questi giorni anche a Ravenna si sono svolte pacifiche manifestazioni di protesta di decine di agricoltori preoccupati per il futuro delle loro imprese e del settore agricolo in generale.
Copagri e UIL Ravenna sono al fianco degli agricoltori che protestano convinti che la politica agricola comunitaria debba fare un cambio di passo che assieme alla tutela ambientale garantisca però il mantenimento e lo sviluppo dell’attività agricola come risorsa primaria del nostro territorio e della nostra economia.
Semplificazioni burocratiche nelle more della revisione della PAC, no all’obbligo di non coltivare il 4% della superficie agricola, rigetto della proposta di regolamento europeo sull’uso sostenibile dei fitofarmaci in quanto troppo penalizzante per le nostre imprese agricole, e a livello italiano, mantenimento delle esenzioni fiscali ai carburanti agricoli, reintroduzione dell’esenzione IRPEF per i redditi domenicali agrari, , riduzione degli ormai altissimi costi di produzione, (concimi, carburanti, ecc), diverso rapporto con la grande Distribuzione Commerciale che garantisca ai produttori una redditività per le loro colture e eviti distorsioni inaccettabili all’interno della filiera produttiva relegando al produttore ricavi al di sotto dei costi di produzione, controllo serrato della qualità e salubrità dei prodotti agricoli importati che garantisca alle nostre produzioni, pari competitività e prezzi remunerativi.
E non per ultimo, sollecitiamo ancora una volta ristori post alluvione che ancora tardano ad arrivare.
L’agricoltura nel ravennate rappresenta tutt’oggi un settore strategico sia per le imprese agricole che per l’intera filiera agroindustriale che ne deriva.
Nell’attuale complicato e difficile scenario economico del paese e del nostro territorio non possiamo permetterci di disperdere questa importantissima risorsa. Difendendo la nostra agricoltura difendiamo l’intera economia della comunità ravennate.”