Le spiagge apriranno il 15 maggio nelle zone gialle. Questo è l’annuncio fatto venerdì in conferenza stampa dal Presidente Draghi e la Cooperativa bagnini di Cervia auspica una data diversa.
“Ringraziamo il premier Mario Draghi per aver sbloccato questa incertezza sulla data di apertura delle spiagge. – così la Cooperativa – Riteniamo tuttavia di rispondere e di proporre al Presidente, per tramite delle istituzioni regionali e comunali, alcune considerazioni: da sempre l’avvio della stagione turistica balneare è sancita dalle aperture delle spiagge e la possibilità di usufruire dei numerosi servizi offerti dagli stabilimenti balneari che sono nell’immaginario dei turisti e dei residenti, condizioni imprescindibili per la scelta della destinazione vacanziera. Lo sono anche per le strutture ricettive, le quali l’assenza di eventi di calendario, altro non avrebbero da offrire agli ospiti se non l’accoglienza e l’ospitalità, seppur ricercata, nelle proprie strutture. Siamo consapevoli che le numerose aziende della ristorazione così come le attività artigianali presenti nel territorio cervese hanno sofferto condizioni davvero difficili e che sarà molto tempo necessario per recuperare i fatturati, quindi consideriamo comprensibile che nella prima fase l’apertura delle attività sia concessa alla loro esclusività”.
Continua la Cooperativa: “Dobbiamo considerare anche che le spiagge di Cervia si sviluppano per circa otto chilometri e che alcune aree sono caratterizzate da una forte densità alberghiera e della ricettività nel suo complesso, alla quale è indispensabile se non fondamentale, offrire l’opportunità vacanziera della spiaggia. Diversamente la città turistica consegnerebbe ad alcuni lidi a noi vicini, particolarmente aggressivi nelle attività di promozione, opportunità insperate. Le stesse tutele sanitarie, richiamate nelle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sono ampiamente garantite nei nostri lidi dove ancor di più si può affermare l’aspettativa di “un rischio calcolato” – aggiunge Fabio Ceccaroni presidente della Cooperativa bagnini di Cervia -. Forti dell’esperienza dell’anno scorso, gli stabilimenti balneari di Cervia sono pronti ad applicare le misure anti contagio richieste per aprire in sicurezza: dalla prenotazione obbligatoria, alla distanza tra ombrelloni di almeno 5 metri. Consideriamo i protocolli di sicurezza voluti dal Governo molto efficaci e riteniamo che debbano essere accompagnati da operazioni di controllo delle forze dell’ordine.
Se la possibilità di aprire per metà maggio, – continua Ceccaroni – in modo da agganciare le festività del mercato tedesco, su tutte la Pentecoste, è una circostanza che apprezziamo perché permette di recuperare almeno una parte delle perdite, è da evidenziare però come recuperare i primi weekend di maggio, possa avere un peso notevole sulle imprese balneari. La clientela italiana vuole le spiagge aperte per programmare i weekend. E in tal senso è stato segnalato che anche diversi mercati esteri (Germania in primis) sono interessati alle vacanze di maggio”.