Cosa pensa la Regione dell’applicazione del progetto “Convy School” (la App per scuole e studenti che contrasta bullismo e cyberbullismo,ndr) contro il bullismo? Perché l’Emilia-Romagna non è tra le regioni in cui si è adottato con più convinzione il progetto? Cosa pensa di fare l’istituzione regionale per sostenerlo e più in generale per contrastare il bullismo?
A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma dei consiglieri Fabio Rainieri (primo firmatario) Gabriele Delmonte, Emiliano Occhi, Fabio Bergamini, Simone Pelloni, Daniele Marchetti, Massimiliano Pompignoli, Maura Catellani, Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati, Matteo Rancan, Andrea Liverani, Michele Facci e Stefano Bargi.
“La Regione Emilia-Romagna non ha ancora una normativa specifica per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, pur essendo stata più volte sollecitata anche attraverso la presentazione di un Progetto di legge regionale del Gruppo Lega, ma potrebbe comunque sostenere valide iniziative in quella direzione”, spiegano i leghisti, che illustrano cosa è “Convy School”, ovvero “un’applicazione che nasce nel 2020 e consente agli studenti di segnalare in via confidenziale e riservata al referente per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo dell’istituto scolastico che ha aderito al progetto, atti vessatori e violenti rientranti in quelle particolari forme di comportamento. Gli istituti scolastici aderenti sono prevalentemente nelle regioni Sicilia, Puglia, Calabria e Lombardia”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se è a conoscenza del progetto per l’adozione dell’applicazione ‘Convy School’ e se lo considera un valido strumento di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo”. Il Carroccio vuole inoltre sapere “quali sono le ragioni per cui l’Emilia-Romagna non rientra tra le regioni in cui vi è stata una maggiore adozione dell’applicazione ‘Convy School’, quale sia la sua reale diffusione fra le istituzioni scolastiche e se e in quale modo si ritiene di sostenere il progetto ‘Convy School’ o altre iniziative similari per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo”.