Il Consiglio Comunale di Faenza ha approvato ieri sera le variazioni di bilancio che consentiranno di costituire un fondo di 1.600.000 € da destinare alle famiglie colpite dalle alluvioni del 2023/2024.
“I criteri di dettaglio con i quali verranno ripartiti questi fondi non sono noti o almeno non sono stati esplicitati durante il consiglio, solo alcune anticipazioni che non hanno chiarito né quanti né quali saranno i cittadini che potranno effettivamente beneficiarne.
Nel presentare la delibera il Sindaco Isola ha deciso di proseguire nel solco tracciato nelle ultime settimane: immergersi in un mare di retorica”. Dopo aver votato la variazione di bilancio per garantire alle famiglie alluvionate un sostegno, le forze di opposizione non risparmiano critiche alla giunta manfreda, così come avvenuto durante il dibattito in assemblea consigliare.
“La delibera è stata presentata come coraggiosa, rivoluzionaria, sperimentale, una delibera disobbediente, come la gran cassa del Partito Democratico sta suonando da settimane.
In realtà sono state votate variazioni che vanno a riallocare risorse già presenti a bilancio, grazie da un lato al riutilizzo di fondi e dall’altro alla posticipazione nel tempo di investimenti” fanno notare Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Area Liberale, Alessio Grillini in Consiglio Comunale e Progetto Civico Faentino.
“Il bilancio del comune di Faenza poteva contare quest’anno su un importante avanzo di amministrazione, figlio essenzialmente di entrate tributarie sovrabbondanti e di poste straordinarie legate all’alluvione: ricordiamo il blocco della sospensione delle rate dei finanziamenti voluta da CDP che nell’occasione ha cubato 328.855 €, donazioni da privati per circa 550.000 € riposizionate, 199.000 € di rimborsi assicurativi rimodulati per liberare avanzo, mancato trasferimento di oltre 388.000 € al bilancio dell’Unione per la viabilità e le infrastrutture (abbiamo appreso che il ponte provvisorio è costato meno del previsto e sappiamo che nel prossimo consiglio comunale verranno recepiti ulteriori 5.000.000 di € di fondi stanziati dalla struttura commissariale per la riasfaltatura strade alluvionate), insomma scelte politiche legittime, assolutamente entro la norma, che di rivoluzionario non hanno proprio nulla”.
Le opposizioni ribadiscono: “Si provi a verificare quanti e quali sono gli investimenti che ogni anno vengono rimandati in attesa di future coperture, pensate a tutto ciò che non è stato PNNR, da ultimo il Palazzo del Podestà per citare l’esempio più recente, o la Chiesa dei Servi, il ricorso a variazioni di bilancio, sia di parte corrente che di parte capitale per posticipare spese o riallocare risorse, nel comune di Faenza è del tutto abituale”.
“Nonostante questo la retorica del Sindaco Isola e dei gruppi di maggioranza, ha raggiunto un tale livello di demagogica e pelosa tracotanza da far rabbrividire.
Nel corso del 2023 come forze di minoranza abbiamo chiesto, totalmente inascoltati, di fare uno sforzo ulteriore rispetto a quanto raccolto con le donazioni, abbiamo chiesto interventi mirati e rimborsi sulle utenze che andassero oltre le rateizzazioni concesse da ARERA, abbiamo chiesto interventi sull’imposizione locale, e lo abbiamo chiesto perché sapevamo che il bilancio dell’ente poteva sostenerlo, la risposta è stata: “no, non si può”.
Oggi, quando per pura convenienza elettorale, si sceglie di fare ciò che noi avevamo proposto allora si urla al coraggio e alla disobbedienza, lo ribadiamo: NON C’E’ STATA ALCUNA DISOBBEDIENZA ISTITUZIONALE ma solo un agire nell’ambito del sistema normativo utilizzando risorse in parte garantite da privati, in parte garantite dal Governo attraverso i provvedimenti 2023 sulla ricostruzione pubblica e sul sostegno agli enti locali, ed in parte dal picco del gettito fiscale.
Nel corso del prossimo Consiglio Comunale avremo modo di dimostrare come anche la boutade isolana dell’intervento sul Marzeno, fatto in spregio agli pseudo ritardi governativi, sia solo una forzatura propagandistica e che i fondi sono garantiti e saranno recepiti nel bilancio del Comune grazie all’intervento della struttura commissariale.
Non una parola sulle responsabilità della mancata manutenzione, del ritardo nella messa a terra dei provvedimenti di urgenza finanziati con le ordinanze 8 e 15, del danno ulteriore che è stato arrecato al territorio da queste mancanze, non una parola sui ritardi e inefficienze della Commissaria Priolo nell’attivazione dei provvedimenti di somma urgenza, nessuna assunzione di responsabilità altro che 1.600.000 €, altro che disobbedienza, altro che atto di coraggio.
Non è possibile accettare questa narrazione, il nostro voto favorevole non deve essere confuso con accondiscendenza verso questa squallida azione politico-demagogica, noi abbiamo semplicemente tenuto fede a quanto già avevamo proposto oltre un anno e mezzo fa.
Ora aspettiamo che il Sindaco e la giunta si rivedano anche nel rapporto con Hera, non ammetteranno mai che noi l’avevamo chiesto e suggerito nel 2023, ma almeno verrà fatto un servizio alla città”.