Conto alla rovescia per Argillà Italia, la mostra mercato della ceramica artistica internazionale più importante d’Italia che, edizione dopo edizione, si sta sempre più configurando come un grande festival dedicato a una delle arti più antiche del mondo.
Argillà torna a Faenza dal 2 al 4 settembre 2022.
Contestualmente la città si sta organizzando ad accogliere il numeroso pubblico con una nutrita offerta di eventi – compresi nel circuito “Argillà Off” – le cui inaugurazioni cominceranno già dal 29 agosto.
“Uno dei motivi alla base del grande successo di Argillà – spiega il sindaco di Faenza e presidente dell’AiCC, Massimo Isola – è di riuscire a far vivere la manifestazione come fosse un Festival della ceramica internazionale e non solo una mostra-mercato. Sin dalla prima edizione, gli eventi che partivano dalla ceramica per raccontare storie creative, sono stati elementi fondamentali nella sua costruzione anno dopo anno. Quindi le performance, il Mondial Tornianti, gli spettacoli dei forni all’aperto, i diversi concorsi, le mostre, i premi, i momenti musicali e tanto altro, non possono definirsi solo eventi collaterali ma co-protagonisti nella costruzione del progetto del Festival di Argillà. La manifestazione che proponiamo appassiona e coinvolge attraverso diversi linguaggi e riesce ad essere sempre più creativa sapendo stupire e facendo incontrare un pubblico sempre più largo. Questi progetti hanno inoltre una doppia valenza; oltre a rappresentare elementi fondamentali di Argillà ci aiutano a distribuire a livello capillare il racconto della ceramica che proponiamo in moltissimi spazi scenici di Faenza, come ad esempio nei giardini o nei cortili privati che per la manifestazione si aprono al pubblico”.
Sono ben oltre trenta gli appuntamenti previsti nel calendario Off.
La ceramica è ovviamente la protagonista indiscussa con mostre personali e collettive, performance, talk dedicati alla ceramica, allestimenti en plein air, dimostrazioni, presentazioni di libri, di prodotti ceramici e workshop per adulti e bambini. Il tutto allestito in palazzi storici, nei giardini privati aperti per l’occasione, lungo le vie della mostra-mercato.