“Dopo oltre 60 giorni dalla prima e 50 giorni dalla seconda alluvione non si parla ancora di responsabili. Pare essere il fato l’unico “colpevole” del disastro che ha colpito la Romagna e severamente Faenza e l’Unione della Romagna Faentina.
Siamo perplessi che nessuno abbia ancora alzato la mano per dire “abbiamo sbagliato, non abbiamo fatto prevenzione, non siamo stati celeri nell’allerta e nei soccorsi”.
Siamo confusi nel vedere che in pochi giorni l’argine del fiume sia diventato una priorità e sia stata necessaria, con l’assistenza complice della Regione, una pulizia straordinaria. Una nuova risagomatura urbana che ha portato alla completa eliminazione della vegetazione nell’alveo. Entro settembre si annunciano lavori di risistemazione e risagomatura fino al comune di Brisighella!
La LEGA non ha ancora interpellato esperti e ingegneri terrestri e spaziali per valutare quali siano le responsabilità del disastro, ma visti i comportamenti attuali un dubbio sorge spontaneo: non si poteva fare pulizia prima? Se nel territorio vi fosse stata la giusta manutenzione, i danni sarebbero stati gli stessi?
Cerchiamo di evitare false dietologie, assumiamoci le responsabilità come diversi primi cittadini, anche di centro sinistra, hanno fatto, dichiarando che si poteva fare meglio e di più. Isola e la sua giunta, ma anche coloro che erano al governo in precedenza e la Regione hanno fallito.
Un’assunzione di colpa sarebbe il minimo in un contesto onesto e trasparente”.