Nella riunione di fine anno il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale ha approvato il budget previsionale per il 2022.
Si tratta di un bilancio dai numeri importanti. Il totale dei costi-ricavi supera i 52 milioni di euro, di cui circa 20 milioni di euro è l’importo dell’attività corrente, di manutenzione ed esercizio del complesso di opere in gestione all’ente, mentre l’importo residuo è riferito alla quota di lavori finanziati da terzi per la realizzazione di nuove infrastrutture di bonifica idraulica, di bonifica montana e di irrigazione.
Il Consorzio con l’approvazione del bilancio previsionale guarda con fiducia al futuro: intende crescere anche attraverso l’assunzione di nuove figure professionali da utilizzare nell’area progettazione. Soprattutto ciò si rende necessario dopo che il Consorzio ha candidato tre progetti per l’assegnazione di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con i fondi del PNRR in dotazione al Ministero delle politiche agricole, il finanziamento di questi progetti consentirà l’adeguamento e l’ammodernamento degli impianti di distribuzione irrigua Selice e Tarabina nei Comuni di Conselice e Argenta, dell’importo di 14,8 milioni di euro. Di non minor importanza sarà la realizzazione dell’ulteriore progetto di estensione della distribuzione irrigua in pressione nell’area compresa tra il Sillaro ed il Santerno nei Comuni di Imola, Mordano e Massa Lombarda, dell’importo di 14,25 milioni di euro.
Con i fondi del PNRR in dotazione al Ministero delle infrastrutture e trasporti, il finanziamento consentirà la realizzazione di un bacino di laminazione e accumulo d’acqua e di reti distributive in pressione nel comparto idraulico Fosso Vecchio nei Comuni di Bagnacavallo e Cotignola, dell’importo di 38 milioni di euro.
L’impegno del Consorzio è stato anche sul versante della progettazione di invasi irrigui collinari interaziendali, finanziati con fondi del Piano di Sviluppo Rurale Regionale (PSR Emilia-Romagna).
Il Presidente del Consorzio Antonio Vincenzi: «Siamo soddisfatti per avere dimostrato di essere sempre all’altezza delle situazioni che si sono determinate a seguito dei cambiamenti climatici avvenuti, come ad esempio il lungo periodo siccitoso che è stato fronteggiato con la distribuzione di oltre 71 milioni di metri cubi d’acqua, che hanno permesso al tessuto produttivo agricolo di continuare le produzioni di eccellenza tipiche del nostro territorio».
Il bilancio appena approvato destina risorse anche alla tutela dell’ambiente e del territorio, come testimonia la collaborazione con gli Enti locali per la progettazione di opere per la messa in sicurezza idraulica di alcuni importanti comparti, come quello della zona industriale di Lugo, del quartiere di Madonna delle Stuoie, del centro abitato del Comune di Fusignano e della zona est del Comune di Bagnacavallo.
«La competenza professionale dimostrata dai nostri tecnici – aggiunge il Presidente – è particolarmente apprezzata dagli enti pubblici, come confermano le numerose convenzioni (circa 30) con Comuni, Unioni dei Comuni ed Ente Parco della vena del gesso».
Certo le difficoltà non mancano, come l’aumento vertiginoso del costo dell’energia elettrica, prevalentemente utilizzata dal Consorzio per la distribuzione irrigua soprattutto quando occorre assicurare la risalita dell’acqua dal Canale Emiliano Romagnolo (CER) fino al territorio di alta pianura e alla pedecollina. Per contenere questi costi occorrono misure normative adeguate anche sul fronte dell’utilizzo delle energie rinnovabili.
Il 2022 costituirà un importante banco di prova per il Consorzio, perché l’ente vorrà intensificare ulteriormente l’attività a beneficio della comunità locale, anche per fronteggiare nuove emergenze come quelle delle gelate primaverili, che hanno provocato nel corso del 2021 gravi danni alle produzioni agricole.
Conclude Vincenzi: «Il Consorzio è nelle condizioni di poter traguardare gli obiettivi che si è dato nel 2022, grazie anche al lavoro di squadra che accompagna la sua azione sul territorio».