Ieri l’Amministrazione comunale di Conselice ha presentato un documento programmatico per la messa in sicurezza del territorio.
Il documento è frutto di un percorso di confronto partito in seno al consiglio comunale e integrato poi in un ordine del giorno approvato dalla giunta comunale: è stato presentato, insieme ai capigruppo, alle associazioni di categoria, agli ordini professionali, ai sindacati e ai consiglieri comunali di Conselice.
«La disponibilità delle risorse rappresenta la priorità assoluta per realizzare quegli interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio e per la ripartenza piena di tutti i settori economici – ha rimarcato la sindaca Paola Pula durante la presentazione -. Conselice, per la sua collocazione geografica e conformazione con la presenza di un reticolo di fiumi e canali che non ha pari in altri comuni della nostra area, ha mostrato elementi di fragilità idrogeologica che impongono una sostanziale verifica e parziale riprogettazione delle principali opere di difesa idraulica del Comune».
Il documento mette in fila le priorità, tra ripristini e ricostruzione: la manutenzione e pulizia dei fiumi, lo studio delle fragilità e piano di investimenti per la creazione di infrastrutture per la difesa del centro urbano di Conselice, la manutenzione straordinaria del canale destra Reno e di tutto il sistema di scolo, lo studio e la realizzazione di un invaso di laminazione, il posizionamento di sensori nei canali principali per migliorare il preallertamento, la riduzione dei punti di criticità del sistema fognario e la messa in sicurezza della centrale di pompaggio per l’approvvigionamento idrico nonché le infrastrutture viarie e ferroviarie.
«A Conselice urge uno studio per la gestione complessiva delle acque, studio che non può essere in capo alla sola Amministrazione comunale – conclude la prima cittadina -. Dopo 100 anni dalla realizzazione del canale destra Reno, serve una nuova bonifica che tenga in considerazione tutto il territorio, dalla collina a valle. Chiediamo pertanto la collaborazione di tutta la comunità e delle rappresentanze del sistema sindacale ed economico per partecipare a un tavolo di lavoro comune e condiviso a livello d’area vasta e regionale che includa anche l’Amministrazione comunale, finalizzato ad arrivare in tempi brevi a un progetto speciale per definire le priorità di intervento riassetto del sistema territoriale, per la sua messa in sicurezza e riduzione dei rischi».